Piccoli furti al Cre di Torre Boldone? Don Diego: «Sono cose che possono capitare»
«Situazioni spiacevoli, ma non darei loro troppo peso. L’esperienza è stata in ogni caso soddisfacente per tutti anche quest’anno»

di Matteo Beltrami
Si è chiusa anche all’oratorio di Torre Boldone un’altra edizione di successo del Cre Grest, il mese che sancisce l’inizio dell’estate tanto attesa dai più giovani.
Tutto ha funzionato per il meglio, al punto che sono passati in secondo piano persino alcuni piccoli furti riscontrati durante le ultime uscite dei ragazzi. Al termine dell’esperienza erano trapelate alcune indiscrezioni di genitori.
Nel merito, il curato don Diego Malanchini, pur senza smentire i presunti episodi, ha glissato: «Purtroppo si sa che situazioni spiacevoli di questo tipo possono capitare, soprattutto durante le gite nei parchi acquatici, ma non darei loro così peso. L’esperienza del Cre è stata in ogni caso soddisfacente per tutti anche quest’anno».
La sempre più consistente denatalità e i numeri in calo per molte delle realtà legate ai giovani sono problemi che ancora non si sentono, per fortuna, all’oratorio don Carlo Angeloni, che ha riconfermato il consueto numero di presenze per un totale di circa 450 ragazzi.
«Abbiamo avuto 340 bambini iscritti, di cui 24 con assistenza educativa – ha sottolineato don Malanchini –. Ci piace evidenziare questo dato perché cerchiamo ogni anno di far vivere l’esperienza a tutti con uno sguardo attento all’inclusione. Poi c’erano i nostri animatori, circa 110 tra cui sei coordinatori maggiorenni e sette adulti che ci hanno dato una mano dal punto di vista organizzativo gestendo segreteria, iscrizioni e trasporti per le gite. In tutto sono stati più di 80 i volontari che, a qualunque titolo, hanno collaborato alla buona riuscita di questa esperienza, mettendo a disposizione anche solo un’ora del proprio tempo per questo progetto».
Non solo giochi, sono state diverse e variegate le attività proposte, organizzate (...)