di Camilla Amendola
Il caldo estivo ha portato con sé – di nuovo – una serie di bravate al Villaggio degli Sposi a Bergamo. I residenti del quartiere si trovano nella condizione di chiedersi, ogni mattina o quasi, se troveranno la loro auto con i finestrini rotti o meno.
Gli episodi avvenuti nelle ultime settimane sono purtroppo molteplici. Giovedì 17 luglio, in via Cantù, sono stati distrutti i finestrini di una Bmw blu, mentre circa quindici giorni prima prima lo stesso destino era capitato a sette macchine parcheggiate in via Don Bepo Vavassori.
Il furto dal carro funebre
I finestrini rotti non sono però gli unici casi di “piccola” criminalità riscontrata nel quartiere cittadino. La mattina di sabato 19 luglio, nella chiesa di San Giuseppe Sposo, si stava tenendo un funerale. Proprio durante la funzione, un individuo – già noto alle forze dell’ordine – ha pensato bene di introdursi nel carro funebre.
I dipendenti delle onoranze funebri si trovavano nel bar davanti alla chiesa a bere un caffè e hanno assistito alla scena. Si sono quindi avvicinati al mezzo mentre il ladro cercava di rubare poche monetine e un microfono. L’uomo è poi scappato verso l’abitazione dove risiede e nella quale si è “trincerato”. I dipendenti lo hanno rincorso e, nel frattempo, hanno avvisato le forze dell’ordine.
Alla fine, l’autore del furto – un 26 enne disoccupato di origine kazaka – è stato denunciato, ma ieri sera (20 luglio) era di nuovo a piede libero.
I residenti si sentono abbandonati
Ovviamente, il ritorno in libertà del soggetto ha scatenato l’indignazione di chi abita in zona. Del resto, chi vive al Villaggio sa bene che il 26enne in questione è anche l’autore di molti “colpi” alle auto parcheggiate in sosta, con tanto di finestrini frantumati. Il 26enne, infatti, è stato fermato più volte, ma sempre puntualmente rilasciato, con gli episodi di danneggiamenti alle vetture che inevitabilmente ripartono. Il tutto per bottini dal valore irrisorio. Ciò certo non aiuta a fare sentire la comunità più sicura. Anzi, la percezione dei residenti è di essere abbandonati.