Nuovo arrivo

Kamaldeen Sulemana, per tutti "Dino", si è presentato: «Piazza giusta per me»

Il furetto ghanese arrivato dal Southampton ha incontrato la stampa nella sala conferenze del Centro Bortolotti di Zingonia con Luca Percassi

Kamaldeen Sulemana, per tutti "Dino", si è presentato: «Piazza giusta per me»
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di Fabio Gennari

Ieri (31 luglio) giornata di presentazione, la seconda di fila, per l'Atalanta a Zingonia. Kamaldeen Sulemana, che per mister Juric e tutti i compagni è ormai "Dino" (così lo hanno soprannominato), ha regalato tanti sorrisi nella sala conferenze del Centro Bortolotti. A pelle, in ogni passaggio dei quasi 30 minuti di incontro con la stampa, si percepiva chiaramente di come il ghanese sia estremamente contento di essere a Bergamo.

«Sono qui per mettere a disposizione del gruppo la mia velocità e la mia voglia di creare occasioni per i compagni. Posso immaginare perché Juric mi abbia voluto a Bergamo, è un tecnico che trasmette molto. Mi piace dribblare, devo crescere e gestire al meglio durante le gare questa mia indole, ma sono davvero felice di essere a Bergamo: quando ha chiamato l'Atalanta, sapendo che il mister era Juric e che c'era la possibilità di giocare la Champions League, non ci ho pensato nemmeno un secondo. Questo è il posto migliore per me».

Seduto vicino a Sulemana, l'amministratore delegato Luca Percassi ha parlato così del nuovo acquisto nerazzurro: «Un grande benvenuto e un grazie sincero a Kamaldeen per aver deciso di sposare il progetto Atalanta. È un ragazzo giovane ma che ha già avuto tante esperienze in Europa, ha già lavorato con mister Juric e abbiamo la forte convinzione che qui a Bergamo possa davvero far bene. È un ragazzo sveglio, che ha dimostrato grande disponibilità anche nell’imparare l’italiano».

Il nuovo numero 7 della Dea, che ha un idolo brasiliano fin da bambino («Mi piaceva il 10 del mio idolo Ronaldinho, ma alla fine ho preso il 7 che era libero», ha raccontato), ha lasciato trasparire tutta la sua spontanea semplicità. «Non ho ancora avuto tempo di visitare la città, ma finora meteo e cibo mi sono piaciuti tantissimo. Voglio integrarmi velocemente, seguo due lezioni a settimana di italiano e in questo momento mi trovo davvero bene. Subito decisivo? Cercherò di fare del mio meglio e voglio farlo per la squadra. Mi piace imparare e lavorare duro, con Juric è così e la sua cultura del massimo impegno l'ho imparata già quando è venuto al Southampton».

Gruppo e lavoro, due concetti molto semplici che da queste parti sono sempre indicatori importanti di come un giocatore si approccia al mondo nerazzurro. «Sono qui per giocare con la squadra, ci sono tanti giocatori importanti e non penso a sostituire un compagno. Lavoro per dare il mio contributo all’Atalanta. Ci sono anche tanti da cui posso prendere il massimo. La Serie A è uno dei campionati migliori del mondo, ci sono grandi squadre come Juventus e Milan che hanno fatto sempre la Champions, negli ultimi anni l’Atalanta è stata una delle big del campionato e questo è molto importante».

Un'Atalanta che conosce bene e con cui potrà anche avverare quello che è un po' il sogno di tutti, ovvero l'esordio nella competizione più importante d'Europa. «Ho seguito molto la Dea in questi anni, prima di arrivare qui ho visto tantissime partite anche di Champions. C’era un giocatore che mi piaceva tantissimo, giocava con il 10 poi è andato a Siviglia (il Papu, ndr). Personalmente sono carico ed emozionatissimo, non ho mai giocato in Champions e qui potrò farlo».