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Scatta la prevenzione sulle donazioni di sangue per tutelarsi dal West Nile virus

La provincia di Bergamo resta per ora al riparo dal virus trasmesso dalle zanzare Culex, mentre in Lombardia si registrano i primi due contagi

Scatta la prevenzione sulle donazioni di sangue per tutelarsi dal West Nile virus
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Il territorio bergamasco mantiene la sua posizione di relativa sicurezza rispetto alla diffusione del West Nile virus, l'infezione trasmessa dalle zanzare del genere Culex che sta creando apprensione in diverse regioni italiane. Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità e della Regione Lombardia, fortunatamente non si registrano ancora casi di contagio nella nostra provincia.

La situazione in Lombardia

Il quadro regionale presenta però i primi segnali di allarme: sono stati confermati due casi di West Nile virus, uno con manifestazioni neuroinvasive nella provincia di Pavia e un altro caratterizzato da febbre a Milano. La presenza del virus è stata inoltre rilevata nei vettori (le zanzare) nelle province di Varese, Como, Cremona, Mantova e Lodi, anche se senza trasmissione all'uomo in queste zone.

«Il West Nile virus è ormai endemico da alcuni anni nell'intero bacino della pianura padana - spiega Giampietro Gregis, direttore della Struttura Vaccinazioni e Sorveglianza malattie infettive del Papa Giovanni XXIII, a L'Eco di Bergamo -. Tuttavia, in Bergamasca la circolazione rimane più limitata rispetto ad altre aree pianeggianti, e storicamente abbiamo affrontato problematiche di minore entità».

Screening preventivo su sangue e plasma

Da martedì è entrata in vigore una misura precauzionale importante: tutte le sacche di sangue e plasma raccolte nel territorio bergamasco vengono sottoposte a screening per il West Nile virus, su indicazione del centro di coordinamento regionale.

«Si tratta di un'azione del tutto preventiva, considerato che nel nostro territorio non abbiamo registrato alcun caso - chiarisce Luca Barcella, direttore del Dipartimento di Medicina trasfusionale e di Ematologia della provincia -. Normalmente, da maggio a novembre, i test vengono eseguiti solo sui donatori a rischio che hanno soggiornato in aree dove è stata segnalata la presenza del virus».

La decisione nasce dalla necessità di proteggere i pazienti più fragili che potrebbero ricevere emotrasfusioni, dato che l'infezione può manifestarsi in forma asintomatica nel donatore.

Altri virus tropicali in provincia

Diversa la situazione per altre arbovirosi: in Bergamasca sono stati identificati due casi di dengue e uno di chikungunya durante questa stagione estiva. Tutti e tre i contagi riguardano «infezioni d'importazione», ovvero persone rientrate da viaggi all'estero, e fortunatamente senza complicazioni significative.

«Questi casi non hanno presentato sintomi particolari - conferma Gregis -. La sorveglianza regionale e nazionale mantiene un monitoraggio molto attento sia sui contagi che sulle donazioni di sangue e plasma».

Sintomi e prevenzione

Dal punto di vista clinico, il West Nile virus presenta un periodo di incubazione di alcuni giorni e nella maggioranza dei casi si manifesta come una forma virale classica, spesso con sintomi lievi e guarigione spontanea. Solo una percentuale ridotta sviluppa febbre alta, mentre una minoranza di pazienti, principalmente immunodepressi o anziani, può sviluppare complicazioni neurologiche con interessamento del sistema nervoso centrale.

La distinzione tra i diversi virus è legata al tipo di zanzara vettore: il West Nile viene trasmesso dalle zanzare Culex, mentre dengue, chikungunya e zika utilizzano come vettore la zanzara tigre.

«La principale forma di protezione rimane l'uso di repellenti cutanei per evitare le punture di zanzara», sottolinea l'esperto. Attualmente è disponibile solo il vaccino per la dengue, riservato ai viaggiatori internazionali diretti in zone endemiche.

L'appello per le donazioni estive

I responsabili delle strutture trasfusionali colgono l'occasione per lanciare un appello ai cittadini: «Le donazioni sono completamente sicure grazie ai test di screening - assicura Barcella -. Anzi, invitiamo tutti a donare prima di partire per le vacanze: agosto è tradizionalmente il mese con il maggior calo delle donazioni, ma il fabbisogno di sangue e plasma non va in ferie».

Anche l'Avis provinciale conferma la continuità dei protocolli di sicurezza: «Il monitoraggio è attivo già da anni - precisa Barbara Giussani, direttrice sanitaria dell'Avis Bergamo -. Per ora non abbiamo registrato alcun caso positivo. Per le altre arbovirosi esistono invece limitazioni temporanee per chi ha soggiornato in zone a rischio nei 28 giorni precedenti la donazione».