I residenti di Dalmine protestano: «Degrado e caos per colpa dei camion, ora basta»
Sosta selvaggia, rumori molesti, puzza di urina e rifiuti: è quanto lamentano gli abitanti vicini all’area tra via Monte Nevoso e via dell’Artigianato

di Laura Ceresoli
Sosta selvaggia di mezzi pesanti, rumori molesti anche nelle ore notturne, puzza di urina e rifiuti abbandonati: sono questi alcuni dei punti al centro dell’esposto depositato il 1° luglio in Comune da un gruppo di cittadini. Motivo del malcontento le condizioni sempre più critiche dell’area compresa tra via Monte Nevoso e via dell’Artigianato, zona industriale di Dalmine a ridosso di quartieri residenziali.
«Comunichiamo ancora una volta, dopo sei anni e oltre di segnalazioni, esposti, avvisi sulla app, e-mail, appuntamenti in loco con personale della polizia locale, sindaco e assessori, la inammissibile situazione delle vie in cui viviamo e delle zone limitrofe. Situazione che si crea soprattutto nelle ore serali, notturne e prime ore del mattino - si legge nel testo -. Abitiamo vicino a un parcheggio dei tir che si sovraffolla in maniera spropositata, oltre le linee disegnate sull'asfalto, raddoppiando e triplicando il numero dei veicoli e andando spesso a invadere, dove vige il divieto di sosta, una intera corsia della via Monte Nevoso e della via dell'Artigianato. Si generano così gravi rischi per la viabilità che diventa a senso unico e si rischia un frontale».
Inoltre, numerosi camion proseguono lungo la via Monte Nevoso, oltrepassando il divieto di entrata e proseguono in via Sabbio, dove è stato riscontrato il passaggio di cingolati e scavatori con conseguenti vibrazioni e rumori assordanti: «Suggeriamo la messa in opera di dissuasori di velocità e di strisce pedonali, soprattutto all'altezza delle due attività commerciali (autofficina Gotti e birreria Monangi), senza dimenticare dei cartelli con limite di velocità a 30 chilometri orari».
Ma il disagio non è solo sulla circolazione. I residenti lamentano anche un degrado ambientale: «La superficie dell'asfalto stesso è compromessa e maleodorante di olio e liquami. Da considerare anche l'inquinamento dell'aria che respiriamo quotidianamente con i motori accesi».
I firmatari della petizione lamentano, infatti, continui disturbi acustici a qualsiasi ora, con picchi particolarmente fastidiosi nelle prime ore del mattino. Il problema principale deriva dall'intenso traffico di betoniere e autobotti (...)