Controlli anti baby-gang dei carabinieri nella Bassa, identificati oltre settecento giovani
In manette due nordafricani dopo un inseguimento per droga, deferiti un minore e un adulto per evasione e ricettazione

Continuano i controlli a tappeto dei carabinieri della Compagnia di Treviglio, nella Bassa Bergamasca, per prevenire i reati legati alle baby gang e quelli predatori e legati alla droga. Nel periodo compreso tra il 21 e il 28 luglio, i militari hanno identificato oltre settecento giovani, diversi già noti, in numerosi centri del territorio.
Controllati giovani nei luoghi sensibili
Un dato particolarmente significativo riguarda Treviglio dove, solo nella serata di sabato 26 fino alle prime ore del mattino di domenica 27 luglio, sono stati identificati oltre 220 ragazzi nelle zone del centro storico, della stazione ferroviaria e delle principali aree di aggregazione giovanile. Le attività di controllo e identificazione sono state svolte anche nei comuni di Pagazzano e Castel Rozzone.
Altri circa cinquecento controlli sono stati eseguiti in numerosi altri comuni, con particolare attenzione a Caravaggio, dove nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio sono stati identificati una cinquantina di giovani in prossimità di esercizi pubblici e dell’oratorio.
Arresti e denunce
Durante i servizi svolti, la notte del 23 luglio, sono stati tratti in arresto due soggetti di origine nordafricana che erano stati fermati al termine di un breve inseguimento, dopo essere fuggiti da un posto di controllo a Palosco. I due sospettati sono stati accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. A seguito dell'udienza con rito direttissimo, il giudice disponeva per uno di essi l’obbligo di presentazione alla caserma di Martinengo e il divieto di dimora in provincia di Bergamo per il secondo, già arrestato in passato per spaccio di droga.
Altre due persone sono state denunciate in stato di libertà: la prima, minorenne, il 26 luglio con l’accusa di evasione e porto di oggetti atti ad offendere, e la seconda il 28 luglio, con l’accusa di ricettazione di un’autovettura rubata a Ciserano il 26 luglio.