Confiscati all'imprenditore bergamasco Pierino Zanga beni per oltre 4,5 milioni
Il 71enne era già stato condannato per reati fiscali e corruzione. Il reddito dichiarato è risultato incompatibile col tenore di vita
La Guardia di finanza di Milano ha confiscato oggi (martedì 5 agosto) beni per oltre quattro milioni e mezzo di euro a Pierino Zanga, imprenditore 71enne di Bolgare ma originario di Chiuduno.
Reddito incompatibile col tenore di vita
Le indagini delle Fiamme gialle avrebbero accertato una evidente sproporzione tra il reddito dichiarato dall'uomo e il suo tenore di vita, che è stato giudicato incompatibile rispetto alle disponibilità derivanti dalle sue attività lecite. La notevole disponibilità di denaro e risorse, per gli inquirenti, deriverebbe dagli introiti derivanti dai gravi illeciti commessi dall'uomo nel corso degli anni.
Zanga, in passato, era già stato condannato per trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, corruzione e reati di natura tributaria. Nel corso degli accertamenti precedenti al sequestro, inoltre, si sarebbe rilevato come il 71enne avesse strumentalmente utilizzato diverse società per commettere reati fiscali, maturando così un forte debito con lo Stato.
Sequestrate numerose proprietà
Oggetto del provvedimento sono 37 proprietà immobiliari, tra cui c'è anche la Locanda Armonia, sede per eventi di pregio a Trescore, sulle colline vicino a Entratico (un complesso in affitto a terzi, non coinvolti nell'indagine). Ma anche sei appartamenti, tre box auto, due magazzini-locali commerciali e venticinque terreni.
Disponibilità situate tra la Bergamasca e il Bresciano, a cui si aggiunge la totalità delle quote sociali e del compendio aziendale (pure queste sottoposte a confisca) di una società di persone con sede in provincia. La confisca è arrivata dopo che il sequestro degli stessi beni è diventato definitivo.