I lavori sul ponte e le preoccupazioni di Brivio e Cisano. Regione: «Ascoltati i territori»
Il cantiere, che porterà alla chiusura per 15 mesi, partirà dopo le Olimpiadi di Milano-Cortina. L'assessora Terzi: «Progetto da 14 milioni»

Il Ponte di Brivio chiuderà, ma dopo le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e non prima. La Regione Lombardia ha accolto le istanze del territorio posticipando la chiusura dell’infrastruttura che collega le province di Lecco e Bergamo al periodo successivo ai Giochi olimpici.
La decisione, come riportato lunedì (4 agosto), è emersa dal tavolo online coordinato dall’assessora regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi per definire le tempistiche dei lavori di ristrutturazione del ponte sul fiume Adda. Presenti all’incontro i rappresentanti dei Comuni di Brivio, Cisano Bergamasco, delle Province di Lecco e Bergamo e dell’Anas, quest’ultima rappresentata dal nuovo responsabile della Struttura territoriale per la Lombardia, l’ingegner Matteo Castiglioni.
«Anas, soggetto attuatore dell’opera, ha acconsentito alla richiesta garantendo che l’infrastruttura resterà aperta in sicurezza fino all’avvio dei lavori, già finanziati con 14 milioni di euro», ha dichiarato l’assessora Terzi commentando l’esito dell’incontro.
Un intervento complesso su una struttura centenaria
I lavori di riqualificazione interesseranno integralmente il ponte realizzato nel 1917. L’intervento prevede opere su tutti gli elementi strutturali: arcate, travi, pendini e impalcato, ovvero sul piano aviario e sulle strutture portanti. L’operazione più significativa riguarderà l’intera demolizione e ricostruzione dell'impalcato, accompagnata dalla realizzazione di sistemi in acciaio per rinforzare arcate e pendini. Sarà inoltre installato un sistema di ponteggi esterni sospesi per garantire la sicurezza durante tutte le lavorazioni. Come riporta PrimaMerate, il progetto esecutivo ha già ottenuto le autorizzazioni degli enti che hanno competenza in materia, ovvero la Soprintendenza e il Parco Adda Nord.
«Si tratta di un lavoro complesso, finalizzato ad allungare la vita utile dell’infrastruttura, nel rispetto di una serie di vincoli: paesaggistico, fascia di rispetto dei corsi d’acqua, zona naturalistica di pregio e normative sismiche», ha spiegato Federico Airoldi, sindaco di Brivio, a margine dell'incontro.
Cronoprogramma e viabilità modificata
I lavori inizieranno immediatamente dopo il termine delle Olimpiadi Milano-Cortina. Durante il primo mese il ponte rimarrà transitabile, ma dal secondo mese, e peri i quindici mesi successivi, sarà completamente chiuso al traffico veicolare e pedonale. Il percorso alternativo identificato prevede l’attraversamento dell'Adda tramite il Ponte Cesare Cantù, mentre sulla sponda di Brivio rimarrà transitabile via Garibaldi.
«Ancora una volta, come Regione abbiamo svolto un ruolo di mediazione tra gli enti locali e la società statale Anas, perorando le istanze territoriali - prosegue Terzi -. Il Ponte di Brivio è cruciale per i collegamenti di questa porzione di Lombardia: i fondi sono stati allocati e Anas procederà con un’opera rispettosa del contesto ambientale e paesaggistico seguendo le indicazioni della Soprintendenza. Abbiamo chiesto inoltre ad Anas di considerare le richieste dei Comuni relative alla necessità di migliorare l’illuminazione e la fruibilità ciclopedonale del ponte».
Le richieste dei territori
I Comuni di Brivio e Cisano hanno ribadito le istanze per ottenere un adeguato collegamento ciclopedonale tra le due sponde. Anas ha risposto che il progetto è vincolato al restauro dell'infrastruttura, senza autorizzazioni per modifiche sostanziali, ma tutte le parti si sono impegnate ad approfondire l’argomento con l’eventuale proposta di una nuova struttura cofinanziata.
Terzi ha annunciato il coinvolgimento dei prefetti delle due province per convocare un tavolo con la partecipazione delle forze dell’ordine, finalizzato a valutare e gestire gli impatti della chiusura sulla viabilità. Un nuovo incontro è previsto per settembre.