Lamentele dai villeggianti

A Selvino i campanacci danno fastidio ai turisti: ne sono stati rubati due di notte

La polemica delle scorse settimane è culminata in due furti subiti da una allevatrice: le campane hanno un costo di duecento euro l'una

A Selvino i campanacci danno fastidio ai turisti: ne sono stati rubati due di notte
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C'è a chi dà fastidio il suono dei campanacci, tanto che ne sono spariti ben due durante la notte. Accade a Selvino, dove, nelle scorse settimane, si è accesa la polemica sulle campane al collo degli animali al pascolo: da un lato, turisti e villeggianti infastiditi dal rumore; dall'altro gli allevatori, che non hanno alcuna intenzione di fare passi indietro. Al centro, il sindaco, Andrea Santopietro, in veste di mediatore.

Campanacci rubati: costavano duecento euro l'uno

Tutto è iniziato, come riporta L'Eco di Bergamo, a fine luglio - anche se, in realtà, le lamentele si protraggono ormai da anni -. Un allevatore del posto ha ricevuto un invito, da parte del Comune, a togliere i campanacci ai propri cavalli in seguito ad alcune segnalazioni da parte di turisti, infastiditi probabilmente dal suono.

La storia di Selvino, paese di duemila abitanti che in estate decuplica in numero con l'arrivo di villeggianti, è legata a doppio filo con i cavalli, come ha affermato un allevatore sulla pagina Facebook "Sei di Selvino se". Tanto da avere l'equino nel proprio stemma. Campanacci e odori, affermano con convinzione, ci sono sempre stati, ma è negli ultimi anni che sono scoppiate le polemiche.

Polemiche culminate, addirittura, in furti. Un'allevatrice di Aviatico, Debora Acerbis, ha segnalato la scomparsa di due campanacci dal valore di ben duecento euro l'uno. Il primo è stato portato via nella notte fra venerdì e sabato di qualche settimana fa: la campana, sparita nottetempo, era attaccata a una mula. Pochi giorni più tardi, è sparita anche quella attaccata alla cavalla. Una coincidenza troppo grande per non pensare a un furto, soprattutto visto che entrambe sono scomparse nella notte.

«Non le toglierò mai», ha affermato al quotidiano. Non per un dispetto, ma per necessità: il suono dei campanacci, infatti, permette agli allevatori di riuscire a individuare immediatamente i propri animali in caso di fuga. Il Comune, nel frattempo, cerca di trovare una mediazione: nessuna ordinanza, per il momento, ma si cerca un dialogo, per «convivere tutti con il buon senso».