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Il sindaco di Bottanuco replica a Zanica: «Il nostro asilo nido non sarà un prefabbricato»

Per giustificare i costi elevati del progetto del Comune dell'hinterland, l'assessora Gritti aveva aveva fatto il paragone. Il Comune dell'Isola risponde

Il sindaco di Bottanuco replica a Zanica: «Il nostro asilo nido non sarà un prefabbricato»
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Sulla polemica relativa ai costi di realizzazione del nuovo asilo nido di Zanica è intervenuto anche il sindaco di Bottanuco, il cui Comune è stato citato nel corso dell'ultimo Consiglio comunale del paese dell'hinterland datato 31 luglio. In quell'occasione, l'assessora ai Servizi sociali di Zanica, Marilena Gritti, aveva nominato Bottanuco paragonando i costi di realizzazione dei rispettivi asili nido e spiegando che nel Comune dell'Isola risultavano più bassi perché si era optato per una costruzione in «prefabbricato»: sui costi, aveva aggiunto, «pesa la qualità dei materiali».

L'origine della polemica

Il sindaco di Bottanuco, Rossano Vania Pirola

Un'affermazione, in realtà, smentita dal sindaco di Bottanuco, Rossano Vania Pirola: «Lungi da me l'intenzione di entrare nel merito delle dinamiche interne in altro Comune - ha spiegato -, mi preme tuttavia precisare che il nuovo nido realizzato dal nostro Comune per accogliere ventisei bambini e finanziato con risorse Pnrr, non è realizzato "in prefabbricato", come erroneamente affermato, bensì in Xlam con portali in legno lamellare».

La polemica era scoppiata nel corso dell'ultimo Consiglio comunale di Zanica, durante il quale è stata approvata una variazione di bilancio che prevede l'allocazione di oltre 178 mila euro per spese riguardanti le opere complementari del nido.

La minoranza di Zanica Civica aveva segnalato i costi elevati per la realizzazione del nido, soprattutto se paragonati a quelli di altri progetti simili realizzati in altre realtà della provincia: si parla di un progetto esecutivo di 1,3 milioni di euro, per cui è stato ricevuto un finanziamento di 720 mila euro dal Pnrr, a cui si aggiungono i 178 mila euro di opere complementari. È in quell'occasione che l'assessore Gritti ha fatto riferimento al caso specifico di Bottanuco, cui il primo cittadino ha voluto condividere alcune precisazioni tecniche.

Come sarà realizzato il nuovo asilo nido di Bottanuco

«La struttura portante dell'edificio è realizzata con portali in legno lamellare controventati, in falda, da solai in legno lamellare e, in parete, da pannelli a telaio di tipo Platform Frame. I portali, elementi strutturali in legno lamellare d’abete di venti centimetri, di sezione rettilinea e rastremata sono classificati secondo la norma Uni En 14080:2013 di classe GL24C, con tavole incollate mediante colle prive di formaldeide».

Stessa classificazione per i solai, costituiti da elementi strutturali in legno lamellare di abete “sdraiato”, di dodici centimetri di spessore e realizzati con tavole incollate mediante colle prive di formaldeide. «I pannelli di parete controvento, a telaio di tipo Platform Frame, sono costruiti con montanti verticali in legno massello da 100 x 120 mm di classe di resistenza C16 - aggiunge -, posti a interasse inferiore a 50 cm e placcati, sui lati esterni, con pannelli di rivestimento strutturale Osb (Oriented Strand Board) privi di formaldeide, da 15 mm di spessore, fissati attraverso l’utilizzo di chiodi ad aderenza migliorata e di angolari metallici e, sui lati interni, con doppia lastra omogenea di gesso e fibre di cellulosa additivata con cheratina (mm 10 + 12,5), classe di reazione al fuoco secondo En 13501-1 A2 s1-d0».

Alcune porzioni, infine, «sono costituite da pannelli in Xlam s3 spessore 12 cm con isolante in lana di roccia a densità 70kg/mc e lambda 0,035 W/mK». Il sindaco aggiunge: «Evidenzio inoltre che particolare cura è stata posta nel contenimento dei consumi energetici, privilegiando in particolare soluzioni architettoniche ed impiego di materiali tesi a ridurre al massimo le dispersioni per trasmissione e l'effetto radiante diretto delle superfici trasparenti del fabbricato, con utilizzo di sistemi fotovoltaici per la produzione dell’energia elettrica, recuperatori di calore ad alta efficienza installati sulle centrali di trattamento aria, suddivisione dei circuiti luce e la gestione in gran parte centralizzata di questi per la razionalizzazione dei consumi in ragione delle effettive esigenze di illuminazione di volta in volta richieste dalle varie zone».

«Sono stati inoltre adottati serramenti a bassa trasmittanza termica con bassa permeabilità all’aria e a taglio termico (doppio vetro e telai ad elevata resistenza termica) - aggiunge -. In conseguenza, l'Attestato di Prestazione Energetica rilasciato in data 30 luglio 2025 classifica il nuovo edificio come Nzeb “a energia quasi zero”, in classe energetica A4». Altri dettagli realizzativi, spiega infine, saranno illustrati in occasione dell'inaugurazione del nuovo asilo nido, «che avverrà non appena concluse le procedure di gara per l'individuazione del soggetto gestore».