Furto ai danni di un ipovedente: rubato uno smartphone contenente ricordi importanti
La vittima, un uomo di 67 anni, era in attesa della figlia quando è stato avvicinato dal malvivente che gli ha sottratto il telefono

Un gesto vile quello compiuto lo scorso 7 agosto nel pomeriggio a Calusco d'Adda. Un uomo ipovedente è stato derubato del proprio telefono cellulare in pieno centro. Un oggetto dal valore affettivo inestimabile per la vittima, in quanto conteneva tutti i ricordi della moglie defunta.
La ricostruzione
Erano circa le 18.30 quando Martino Gigliotti, 67 anni, si trovava nel parcheggio del piazzale del mercato comunale. L'uomo stava semplicemente aspettando l'arrivo della figlia Gloria.
Posizionato nei pressi della rotonda, è stato avvicinato da uno sconosciuto. Con un movimento fulmineo, il malvivente ha estratto il dispositivo Samsung dal taschino della camicia dell'anziano.
Subito dopo si è allontanato dal luogo del delitto. La fuga è avvenuta in direzione di via Gramsci, per poi proseguire verso il piazzale Italcementi dove l'individuo si è reso irreperibile.
La reazione della figlia
All'arrivo sul posto, Gloria Gigliotti ha immediatamente compreso la gravità della situazione. «Ho trovato mio padre completamente sconvolto», ha raccontato la donna ai colleghi di PrimaMerate.
Non ha esitato a tentare un inseguimento con la propria automobile. Purtroppo il tentativo si è rivelato vano. Il responsabile del furto era già scomparso tra le vie del centro.
Indagini in corso
Le indagini sono ora nelle mani dei carabinieri della stazione locale. Padre e figlia si sono immediatamente recati in caserma per formalizzare la denuncia. Secondo la descrizione fornita dalla vittima, si tratterebbe di un soggetto di presumibili origini straniere. L'uomo è di corporatura esile e altezza media, circa 160 centimetri, con capelli tagliati corti.
I ricordi perduti
A rendere questo episodio particolarmente doloroso va oltre il valore materiale del dispositivo. All'interno dello smartphone erano conservate numerose fotografie della moglie di Martino, scomparsa due anni fa.
Immagini che rappresentavano un tesoro di ricordi insostituibili per l'uomo. Ora sono perdute per sempre. «Non si tratta semplicemente di un furto - sottolinea la figlia -. È un attacco alla dignità di una persona fragile, che ha perso qualcosa di inestimabile».
La figlia ha deciso di rendere pubblico l'accaduto attraverso i social network. Il post ha ricevuto una valanga di messaggi di solidarietà da parte della comunità caluschese. Ma ha anche riacceso il dibattito sulla sicurezza pubblica nel comune bergamasco. Numerosi cittadini lamentano un aumento degli episodi criminosi nel territorio.
Appello alla sicurezza
L'episodio ha destato particolare indignazione nella comunità locale. Martino Gigliotti è infatti una figura conosciuta e stimata nel paese. Molti cittadini hanno espresso vicinanza alla famiglia, condannando fermamente il gesto.
La donna chiede maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine. Evidenzia come episodi di questo genere colpiscano in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione. Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili alle indagini a contattare i carabinieri di Calusco d'Adda.