"Musei che brillano", a Leffe due serate alla scoperta della filiera della lana
Al Museo del Tessile due conferenze inedite e interessanti visite guidate gratuite per conoscere la tradizione laniera della Val Gandino

di Giambattista Gherardi
Venerdì 22 e 29 agosto alle 20.30, al Museo del Tessile di Leffe, andranno in scena due serate dedicate alla storia artigiana e industriale della Val Gandino, alla scoperta della filiera di lavorazione della lana. L'evento si inserisce nell'ambito di "Musei che brillano", il ciclo di aperture serali dei musei della ValSeriana e Val di Scalve coordinato da Promoserio, che si prolungherà sino al 29 dicembre.
Un viaggio nel tempo
L'area espositiva dedicata a Ginetto Martinelli, in via Locatelli nel contesto del Polo Scolastico "Gianni Radici", è nata grazie all'impegno dell'Associazione Arts. Il Museo del Tessile è un piccolo gioiello fra amarcord e tecnologia, dove il visitatore si sente immerso nell'epoca ruggente di una Leffe che, fra gli anni '60 e '70, era centro tessile d'avanguardia europea.
Il Museo nacque nel 2005 ed è oggi ospitato negli ambienti che furono sede di una manifattura tessile. Il percorso espositivo mostra le fasi di lavorazione delle fibre, l'evoluzione dei telai, il finissaggio e le lavorazioni speciali.
Le collezioni
L'area espositiva spazia su fibre naturali e sintetiche, carde imponenti, arcolai e torcitoio ad alette del 1700. Nel reparto tessitura si potranno ammirare l'orditoio, il telaio verticale del periodo di Greci e Romani, i telai a navetta e con pinze.
Nel cortile esterno sarà operativa la ruota del mulino ad acqua, che alimenta l'antico torcitoio con particolari progettati da Leonardo Da Vinci. Visitabile anche il "Giardino Tessile" con piante e fiori utili a produrre fibre e coloranti naturali.
Notevoli e particolari lungo il percorso museale anche le macchine di finitura dei tessuti quali garzatrici, cimatrici, macchine da ricamo (una Wuerker del 1926 è "gemella" dell'esemplare esposto al Museo del Lavoro di Berlino) e per merletti.
La tradizione della Val Gandino
«La Val Gandino - spiegano i volontari coordinati da Gianfranco Bosio, presidente ARTS - è storicamente un centro nevralgico per la lavorazione della lana di pecora, un'attività che risale al XIII secolo e che ha dato origine a un patrimonio di conoscenze artigianali legate alla filatura, tintura e finissaggio».
Il programma delle serate
Alle 20.30 verrà proposta una conferenza a cura del prof. Pietro Gelmi su tutte le fasi di lavorazione, fino al panno finito, con supporto di foto e video. Alle 21.45 seguirà la visita guidata al Museo con focus sui macchinari storici ancora funzionanti per la produzione laniera. La partecipazione è gratuita. Info al numero 035.733981 o all'indirizzo mail info@museodeltessile.it