L'allarme

L'estate nera dei morti sulle montagne bergamasche (e non solo qui...)

Il boom delle presenze turistiche nelle valli ha comportato anche un drastico aumento degli incidenti. I consigli del Soccorso alpino

L'estate nera dei morti sulle montagne bergamasche (e non solo qui...)
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di Andrea Rossetti

L’elenco è tanto lungo quanto tragico. E accende i riflettori su un problema che merita di essere raccontato e analizzato andando oltre alle mere pagine di cronaca. L’estate 2025 verrà probabilmente ricordata per il triste primato dei morti in montagna: da fine giugno al 18 agosto, sono poco meno di cento le vittime in alta quota contate in tutta Italia. Praticamente tre decessi al giorno.

La Bergamasca non fa eccezione, purtroppo. I dati della delegazione orobica del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), aggiornati al 7 agosto, parlano di undici decessi da inizio anno, a cui vanno però aggiunti quelli avvenuti nelle ultime due settimane sulle nostre montagne: Adriano Zenoni, 71enne di Leffe morto il 10 agosto lungo il Sentiero dei Fiori di Ardesio davanti agli occhi della moglie, e Fabio Pilenga, 53enne originario di Verdellino e residente a Stezzano, morto il 9 agosto mentre si stava recando, con la moglie e le due figlie, al rifugio Curò, in territorio di Valbondione.

La tragica lista s’allunga ulteriormente se si considerano poi i bergamaschi morti su montagne fuori provincia, come Davide Migliorino, professore di 36 anni residente da poco a Treviglio che ha perso la vita domenica 17 agosto sulla Cresta del Brouillard sul Monte Bianco, e Gian Andrea Zamblera, autotrasportatore di 50 anni originario di Casazza e residente a Vigano San Martino che venerdì 15 agosto è stato stroncato da un malore mentre percorreva il sentiero verso il rifugio Carate a Lanzada in Valmalenco (provincia di Sondrio).

Casi diversi, storie diverse, stesso drammatico epilogo. E una certezza data dalle statistiche: il numero di incidenti ad alta quota è cresciuto enormemente negli ultimi anni. Nei primi sette mesi dell’anno in corso, il Cnsas bergamasco ha effettuato ben 158 interventi, quando in tutto il 2019 - cioè prima del Covid - erano stati “solo” 120.

Damiano Carrara, capo della delegazione orobica del Soccorso alpino, ha commentato (...)

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