Trasporto pubblico, scintille fra Atb e Agenzia Tpl. E in mezzo ci siamo noi utenti
Da un lato c’è l’Azienda, che da oltre un decennio la fa da padrona. Dall’altro l’Agenzia, che è un ente pubblico di garanzia. Le divergenze sul Piano di bacino

di Wainer Preda
Conta più Bergamo oppure il resto della provincia? È su questo quesito, amletico ma sostanziale, che è in corso un confronto “gentilmente aspro” nel mondo dei trasporti. Da un lato l’Azienda trasporti Bergamo (Atb) e il suo gruppo, emanazione diretta del capoluogo. Dall’altra l’Agenzia del Trasporto pubblico locale (Tpl), ente super partes che deve coordinare e garantire il servizio sull’intero territorio provinciale.
Le due realtà stanno lavorando alla stesura del nuovo Piano di bacino, il documento strategico che riorganizzerà il servizio in Bergamasca. L’Agenzia ha presentato un’ipotesi. Atb, come le altre aziende e realtà del territorio, ha allegato le sue osservazioni. Nei prossimi mesi il Piano definitivo sarà sottoposto all’Assemblea e infine a Regione Lombardia per gli stanziamenti del caso. Le indiscrezioni, tuttavia, dicono che i rapporti fra Atb e Agenzia siano tutt’altro che idilliaci. E si capisce, dal momento che i ruoli e i rispettivi interessi strategici sono agli antipodi.
La posizione di Atb
Da oltre un decennio, Atb (e la consorella Teb del tram delle valli) ha in mano la stragrande maggioranza dei collegamenti e dei passeggeri che vertono sul capoluogo. L’azienda offre, a giudizio degli esperti, un servizio di qualità a cui ambire. Negli anni ha fatto fior di investimenti, frutto di visione e strategia.
Lo dicono i 25 milioni di passeggeri trasportati nel 2024, di cui 2 milioni sulle funicolari e 3,2 sul tram. E il bilancio, che si è chiuso con un utile netto di oltre un milione. Numeri che testimoniano la sua centralità nel sistema dei trasporti bergamasco, ruolo che peraltro l’azienda legittimamente rivendica. Questo le ha permesso di fare da asso pigliatutto nei finanziamenti e negli stanziamenti piovuti sulle nuove infrastrutture con il Pnrr. Ultime, la linea T2 del tram diretta verso la Valbrembana e la linea di bus elettrici e-Brt.
E l’Agenzia Tpl
Molto diversa la posizione dell’Agenzia Tpl, soggetto pubblico terzo alle società di trasporto, che attraverso il Piano di bacino coordina e garantisce il servizio su scala provinciale, dunque un gradino sopra le aziende. Il che, implicitamente, limita la libertà di manovra delle stesse.
«L’Agenzia è un ente pubblico di garanzia - spiega il direttore Marcello Marino -, il nostro orientamento istituzionale esula dalle questioni di mercato ed è orientato al miglioramento della qualità del servizio per gli utenti di tutta la provincia. Alla luce della situazione attuale, che vede il servizio pubblico come un grande scuolabus e con i conti risicati, abbiamo proposto un’ipotesi di riassetto. Poi, è legittimo che ogni azienda presenti le sue osservazioni, secondo i suoi interessi».
L’Agenzia non ha mai fatto mistero di puntare a rendere il servizio il più omogeneo possibile in Bergamasca. Alzando l’asticella anche nelle tratte e nei luoghi oggi deficitari. Per renderli più appetibili («al pari di quelli del capoluogo», dice Marino).
Il Piano di bacino
Da qui l’idea di suddividere la provincia in cinque macrozone (...)