Calma e gesso

Quanto pesa la situazione Lookman! Ma ciò che serve è pazienza (e intelligenza)

Il numero 11 nigeriano continua a lavorare da solo al Centro Bortolotti e il tempo che passa dovrà dire tante cose, sul presente e sul futuro

Quanto pesa la situazione Lookman! Ma ciò che serve è pazienza (e intelligenza)
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di Fabio Gennari

Adesso comanda il tempo. Scorre lento, con sedute individuali che hanno l'obiettivo di riportare Lookman il più vicino possibile alla forma migliore e che servono per provare a ricucire con il Mondo Atalanta dopo un'estate folle.

Dopo l'attenzione per il suo inatteso ritorno a Zingonia, ora la partita con il Pisa sposta gli occhi di tutti altrove, ma nessuno può dimenticare come l'attaccante nigeriano sia, di fatto, a disposizione del mister e come la società sia stata brava a tenere la barra dritta.

L'Atalanta ha tenuto duro in una situazione che, francamente, non si poteva gestire in altro modo. Cedere ai capricci sarebbe stato grave, sia verso Lookman che in prospettiva futura. L'amministratore delegato Luca Percassi, nel pieno del caos, era stato chiaro: decide l'Atalanta se, come, quando, a chi e per quanto vendere un giocatore. Adesso alla fine del mercato mancano una decina di giorni e tutto può ancora accadere, ma la situazione è chiara: non ci sono offerte per Lookman, l'Inter si è tirata fuori e l'Atalanta non vuole venderlo.

Nelle ultime ora la tifoseria ha esposto due striscioni fuori da Zingonia dedicati al giocatore, uno in risposta all'altro. Il primo è parso qusi un avvertimento («Un'altra ca****a non sarà tollerata»), che ha però anche il sapore di un'ultima apertura di credito verso un ragazzo che ha sbagliato, sarà multato, ma ha un contratto con la Dea. Il secondo striscione, invece, è più netto: «Meglio in B che uno in squadra così». A dimostrazione che per Lookman, nel caso restasse, non sarà semplice riconquistarsi i favori del pubblico.

E poi c'è lo spogliatoio. Non parliamo di atleti che competono individualmente, c'è un gruppo da tenere in considerazione, con dinamiche tutte sue. Staremo a vedere come le cose si evolveranno. In questo momento, però, la testa è solo al campo e al Pisa. Al centro di tutto c'è solo una cosa: il bene dell'Atalanta. Sempre.