Il problema

Alberi di Valtesse rasi al suolo per il tram: «Il Comune intende provvedere a una nuova barriera?»

Per la costruzione della linea T2, in via Crocefisso un rigoglioso bosco ha lasciato spazio a una piazzola di terra, per facilitare i lavori del cantiere

Alberi di Valtesse rasi al suolo per il tram: «Il Comune intende provvedere a una nuova barriera?»

Oggi (mercoledì 3 agosto), Alberto Ribolla, consigliere comunale di Bergamo del gruppo Lega, ha presentato un’interrogazione a proposito del ripristino del verde e delle barriere naturali in via Crocifisso, Valtesse, nell’area interessata dai lavori Teb. 

La barriera verde scomparsa  

Ancora una volta, si parla dei lavori in corso in via Crocifisso per la realizzazione della linea T2 della Teb. «Come è già stato fatto presente, nell’area attualmente utilizzata come deposito di terra, un tempo era presente un rigoglioso bosco, con alberi alti tra i 10 e i 15 metri, che costituiva una fondamentale barriera naturale rispetto alla circonvallazione, garantendo protezione acustica, ambientale e visiva ai residenti», spiega Ribolla nel comunicato diffuso.

Qualche giovane albero non basterà

Quel bosco, ad oggi, sembrerebbe essere stato completamente raso al suolo, ma per il motivo sbagliato: non per la realizzazione di nuove opere, bensì unicamente per facilitare la circolazione dei mezzi di cantiere. «Da informazioni raccolte direttamente da cittadini residenti, sembra che non sia previsto un vero ripristino dell’area, ma soltanto la piantumazione di alcuni giovani alberi di dimensioni ridotte, del tutto insufficienti a ricostituire la funzione di barriera naturale precedentemente svolta dal bosco – dice il consigliere della Lega -. Una soluzione che sembra essere più orientata al rispetto apparente e formale del bilancio del verde, piuttosto che al reale recupero della qualità ambientale e paesaggistica dell’area».

Le richieste al Comune 

Alcuni residenti si sono già mossi, chiedendo all’assessore competente delle risposte sul futuro di quel luogo, un tempo barriera naturale e oggi zona di parcheggio e scarico merci. Hanno allegato anche una documentazione fotografica di quello che era in passato lo stato dell’area e quello che è oggi, ma ancora nessuna risposta da parte del Comune.

A questo punto, il consigliere Ribolla chiede, attraverso un’interrogazione ufficiale, «se l’Amministrazione sia al corrente della situazione descritta e della totale eliminazione del bosco in via Crocifisso. E, soprattutto, se non ritenga necessario, in fase di ripristino, prevedere una piantumazione più strutturata, con alberature di dimensioni e specie tali da garantire effettivamente la funzione di barriera naturale che l’area svolgeva in passato».

Possibili soluzioni 

Non solo richieste, ma anche proposte di soluzioni alternative, o integrative, al problema, «come barriere verdi o siepi ad alta densità, in grado di ricostituire una schermatura adeguata tra la circonvallazione e le abitazioni». Forse Teb e il Comune hanno già previsto un progetto specifico di compensazione ambientale per quell’area, ma se così fosse, dice il consigliere Ribolla, «che rendano noti i contenuti e i tempi di realizzazione».