L’Amministrazione comunale di Bergamo ha risposto all’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia sulla manutenzione e cura boschiva per la prevenzione delle esondazioni.
La replica, firmata dall’assessora alla Transizione ecologica Oriana Ruzzini, arriva dopo che i consiglieri Filippo Bianchi, Ida Tentorio, Arrigo Tremaglia e Cristina Laganà avevano sollecitato l’attuazione di un ordine del giorno approvato nel 2024 a seguito delle esondazioni del 9 settembre.
Le attività già in corso
Nella sua risposta, l’assessora ha precisato che il Comune di Bergamo, «con la puntuale autorizzazione del Parco Regionale dei Colli», provvede periodicamente alla rimonda del secco nei boschi di proprietà comunale, principalmente in località Madonna del Bosco e Greenway del Torrente Morla. Le operazioni, eseguite mediamente ogni due anni, richiedono l’utilizzo di “tree climbers” ed elicotteri a causa della densità della vegetazione.
«A seguito dell’alluvione di settembre 2024 e della tempesta di luglio 2025 sono stati eseguiti due interventi di pulizia, di diradamento forestale e di rimonda del secco nelle aree boschive più colpite», ha specificato l’assessora, riferendosi principalmente alla zona del Pascolo dei Tedeschi e alla Greenway.
Il nodo dei boschi privati
Più complessa la gestione delle aree boschive private, dove il Comune può solo sollecitare la manutenzione attraverso la polizia locale quando i margini non curati compromettano la sicurezza stradale.
«Esistono frangenti di particolare criticità dove boschi sono abbandonati da tempo e non è possibile risalire a legittimi proprietari», ha ammesso Ruzzini, spiegando che in questi casi il Servizio Verde Pubblico interviene per mantenere le fasce a ridosso della carreggiata.
Per la prevenzione delle esondazioni, l’assessora ha ricordato che i boschi comunali vicini ai torrenti vengono regolarmente manutenuti, mentre per gli argini del reticolo idrico principale la competenza spetta alla Regione Lombardia attraverso l’Ufficio tecnico regionale.
Collaborazioni e progetti futuri
Sul fronte delle collaborazioni richieste nell’interrogazione, Ruzzini ha confermato che «l’interlocuzione con il Parco dei Colli sul tema è aperta» e che «sono stati fatti più incontri sul tema anche finalizzati alla partecipazione ad un bando europeo, insieme ad altre città europee, sulle buone pratiche da tenersi nelle aree boschive».
Lo studio del fenomeno prosegue nell’ambito della redazione del Piano operativo del Verde del Comune di Bergamo e della revisione del Piano di Indirizzo Forestale (Pif) del Parco dei Colli. «Il Servizio Verde pubblico ha organizzato incontri tra enti perché la pianificazione territoriale fosse coerente tra i vari livelli», ha precisato l’assessora.
No ai sussidi per i privati
Sul punto più controverso dell’interrogazione – l’ipotesi di sussidi ai privati per la manutenzione boschiva – la risposta dell’Amministrazione è stata netta: «Il sussidio a privati ipotizzato dal consigliere non è una misura prevista».
L’assessora ha chiarito che il Comune sollecita la manutenzione del verde privato attraverso la Polizia Locale e, in caso di mancata esecuzione, applica le sanzioni previste, «ma non eroga risorse economiche a privati» per la manutenzione delle proprietà forestali private, come stabilito dalle normative regionali vigenti.
La risposta sottolinea inoltre l’importanza ecologica dei boschi, che «mitiga la temperatura urbana, trattiene umidità, abbatte l’anidride carbonica e offre riparo alla fauna», evidenziando la necessità di una manutenzione efficace ma non invasiva per preservare le caratteristiche naturali dell’ecosistema.