di Clara Scarpellini
Piazza Vecchia di Città Alta torna a vestirsi di verde e, a Bergamo, questo significa una cosa sola: è iniziato il Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio, evento organizzato dall’associazione Arketipos.
Giunto alla sua quindicesima edizione, l’appuntamento internazionale che celebra ogni anno la cultura del paesaggio lancia un nuovo concept: “New Urban Ecosystem”, un invito a ripensare il futuro delle città immaginando spazi sostenibili, inclusivi e resilienti. Questa mattina (venerdì 5 settembre), sotto i portici del Palazzo della Ragione è stato presentato il programma dell’evento alla presenza di autorità, istituzioni e partner culturali.

Una Piazza Vecchia rinascimentale
Come per ogni edizione, il tema del Festival vuole ispirare il pubblico a una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, o meglio, dell’uomo nella natura. Per il quindicesimo appuntamento, il compito è stato affidato a Sarah Price, tra le figure più apprezzate del landscape design internazionale, con la sua reinterpretazione della “Green Square” in Piazza Vecchia.
L’installazione di Price, presentata in anteprima mercoledì (3 settembre) a Parigi, è un giardino immersivo. Come spiega la garden designer, il suo paesaggio è fatto di diverse cromie, texture e biodiversità: tronchi, rami, fiori ed erbe ornamentali sono incorniciati da pennellate di colore che vogliono richiamare le tonalità dei dipinti rinascimentali.
I drappi dell’Accademia Carrara





Per ideare il giardino temporaneo di Piazza Vecchia, l’artista britannica si è ispirata ai dipinti conservati all’Accademia Carrara. È stata proprio lei a raccontare in conferenza il momento epifanico: durante una visita al museo bergamasco si è lasciata ispirare dai capolavori dei grandi maestri presenti in Accademia, in particolare da Lorenzo Lotto, dai drappi e dalle cromie che ne animano le tele.
Da quella suggestione ha preso forma il concept per la nuova “Green Square” in Piazza Vecchia. Un’installazione che nasce proprio in partnership con Accademia Carrara e che intreccia arte e natura urbana, in dialogo con Orti tintori di Paolo Chiasera, progetto ospitato negli spazi interni ed esterni del museo, a partire dal 5 settembre.

Non solo in piazza
Altra location del Festival sarà quella dell’Antico Lavatoio di via Mario Lupo, sempre in Città Alta. Qui l’intervento ha introdotto un nuovo ecosistema urbano, che integra elementi paesaggistici e botanici in dialogo con il contesto storico: alberi potati secondo geometrie classiche, in omaggio ai giardini formali, convivono con arbusti, graminacee ed erbacee colorate che attraggono insetti impollinatori, generando così un microambiente vivo. Anche il Lavatoio si trasforma, quindi, in un piccolo giardino urbano.
Gli altri appuntamenti
Oltre alle installazioni, il Festival propone un calendario fitto di appuntamenti pensati per tutti. Oggi, ad aprire la manifestazione, è stata “L’Université d’Été – Tutto è Paesaggio”, una giornata di studio al Monastero di Astino che guarda al paesaggio come dimensione quotidiana, accessibile e condivisa.
Domenica 7 settembre, invece, Arketipos sarà presente con uno stand in città bassa, in occasione del tradizionale “Sbarazzo”, tre giorni durante i quali i commercianti della zona propongono la propria merce a prezzi scontati. Il 17 settembre è in programma la Garden Masterclass, condotta da Henrik Sjöman, per la prima volta in Italia: un workshop focalizzato sulla selezione botanica nei contesti urbani, tra ricerca scientifica e adattamento climatico.
Momento clou il 18 settembre, quando si svolgeranno due eventi complementari: l’International Seminar dedicato al confronto tra giardinieri e paesaggisti attraverso casi studio internazionali, e Urban Planning Ecosystem, un seminario gratuito sulla pianificazione e gestione delle popolazioni arboree urbane.