«Situazione imbarazzante»

Con via San Bernardino chiusa, la stretta via Ruspini è un inferno: la protesta di una residente

Code, tir e camper che si incastrano, smog: la denuncia di una donna che vive nella strada e che «non può sopportare un tale flusso di traffico»

Con via San Bernardino chiusa, la stretta via Ruspini è un inferno: la protesta di una residente

di Camilla Amendola

Le scuole non sono ancora iniziate, ma già in tanti sono tornati al lavoro dopo la meritata pausa estiva. E lo si capisce anche dal traffico. Che a Bergamo è una nota dolente a causa dei tanti cantieri in corso. Su tutti, quello che sta impattando, e impatterà, maggiormente sulla viabilità è quello in zona largo Tironi, dove il sottopasso di via San Bernardino è stato chiuso in entrambe le direzioni (anche ai pedoni) per consentire a Rfi di intervenire sui sovrastanti binari. Il cantiere durerà (almeno) dieci mesi.

«Non comprendiamo questa scelta»

Come riportato anche dalla nostra testata, al momento l’impatto sul traffico non è stato drammatico. Ma i disagi sono indubbi, soprattutto per commercianti e residenti della zona. Proprio una di loro ha scritto al nostro giornale per segnalare quanto sta accadendo nella strada in cui vive, via Ruspini: «Dall’1 settembre è cambiata la viabilità a causa della chiusura del ponte ferroviario di via San Bernardino. Come residenti comprendiamo che ogni lavoro pubblico comporti disagi, tuttavia non comprendiamo la scelta comunale di chiudere parte della via San Tommaso e dirottare il traffico su via Ruspini».

La via in questione – che sfocia su via Moroni – è molto stretta, a senso unico. Su questa si affacciano abitazioni piuttosto antiche, con finestre basse all’altezza della strada, il retro della chiesa di San Tomaso Apostolo e il panettiere. Non in tutta la via, inoltre, vi è marciapiede. E laddove è presente è veramente molto stretto, percorribile da una sola persona alla volta. Le porte di ingresso di diverse case danno direttamente sulla carreggiata. Tutti problemi che acuiti dalla nuova viabilità.

«La via non può supportare questo flusso di traffico»

«Come residenti abbiamo effettuato segnalazioni al Comune, agli assessori competenti e alla polizia locale, senza avere riscontri – continua la lettrice -. Sono stati inviati dei vigili, che non possono fare altro che osservare una situazione imbarazzante».

La residente che ci ha scritto e altri cittadini hanno chiesto di pensare soluzioni viabilistiche differenti per tre motivi: «Via Ruspini non è strutturata per sopportare un tale flusso di traffico, si generano code e traffico per i passanti e i residenti che creano smog tale da non consentire l’apertura delle finestre in una zona residenziale e per la sicurezza». L’afflusso di auto rende pericoloso il passaggio pedonale, soprattutto per chi è in carrozzina, usa deambulatori e per il passeggini. Via Ruspini, inoltre, è anche una via collegamento per i residenti che vogliono raggiungere il Cte, le scuole elementari e l’asilo nido. Infine, «l’uscita in auto dai cancelli delle abitazioni e lungo la via è pericolosa e cieca, compatibile solo con un basso e lento flusso di auto nella giornata».

«Attendiamo soluzioni»

La lettrice che ci ha scritto conclude: «Sappiamo tutti che il traffico è destinato ad aumentare con l’inizio delle scuole. Auspico che la segnalazione alla stampa sia un mezzo per ottenere soluzioni tecniche studiate sulla realtà, non sulla carta, ricordando all’amministrazione comunale i propri declamati obiettivi per i cinque anni di mandato: tutela dell’ambiente, mobilità sostenibile, partecipazione dei cittadini, inclusione, sicurezza».