il dibattito

Fratelli d’Italia critica la Ztl di Valverde: «Misura drastica senza confronto con i cittadini»

L'opposizione contesta i nuovi orari e chiede trasparenza sui dati utilizzati dall'Amministrazione

Fratelli d’Italia critica la Ztl di Valverde: «Misura drastica senza confronto con i cittadini»

Dal 15 settembre entreranno in vigore i nuovi orari della Ztl di Valverde, una misura che ha acceso il dibattito politico in consiglio comunale. Fratelli d’Italia, attraverso la consigliera Ida Tentorio, ha presentato un’interrogazione che mette sotto la lente d’ingrandimento le modalità con cui l’amministrazione ha gestito questa importante modifica alla viabilità cittadina.

Transito limitato a poche ore

L’accesso è consentito esclusivamente negli intervalli 7-9:30 e 16-19:30, dal lunedì al venerdì. Per tutto il resto del tempo vige un divieto totale, di fatto 24 ore su 24 nei weekend e nelle ore notturne. Per i primi 30 giorni, la polizia locale presidierà direttamente i varchi per garantire il rispetto delle nuove regole.

L’obiettivo dichiarato dal Comune è ambizioso: «ridurre del 60 per cento il traffico di attraversamento, proteggere i pedoni e salvaguardare le Mura Veneziane». Una finalità condivisibile, secondo Fratelli d’Italia, ma che solleva interrogativi sul metodo adottato.

Le critiche

«Le informazioni fornite sembrano sommarie, senza un percorso strutturato di confronto con cittadini, residenti, categorie economiche e associazioni», denuncia Tentorio nel documento.

La critica si concentra su diversi aspetti: dalla comunicazione istituzionale ritenuta inadeguata alla mancanza di dati tecnici pubblici che giustifichino la decisione.

«Non sono stati diffusi in modo capillare volantini, incontri pubblici, ma anche e soprattutto dati tecnici o analisi di impatto», si legge nell’interrogazione. Particolare perplessità desta il fatto che «la stima del -60 percento di traffico non è accompagnata da uno studio pubblico o comunque verificabile».

Città Alta a rischio isolamento?

Fratelli d’Italia solleva anche una questione più ampia riguardante l’accessibilità di Città Alta. «Non ci è chiara quale sia la posizione dell’Amministrazione riguardo a Città Alta.

Stiamo assistendo a una graduale eliminazione dei posti auto, alla prossima pedonalizzazione di Piazzale Angelini e alla chiusura dello scavalco, con il rischio concreto di un’espulsione sociale dei suoi abitanti», osserva Tentorio.

La preoccupazione è che l’insieme di queste misure possa rendere sempre più difficile l’accesso alla parte alta della città, penalizzando in particolare anziani, lavoratori e chi deve raggiungere la zona per motivi di salute o assistenza.

Un altro punto critico riguarda l’assenza di soluzioni alternative. «Non risultano presentati piani alternativi di mobilità efficaci (trasporto pubblico aggiuntivo e potenziato, parcheggi di interscambio efficaci, navette)», sottolinea l’opposizione, evidenziando come una misura così restrittiva dovrebbe essere accompagnata da servizi che garantiscano comunque l’accessibilità dell’area.

Le domande all’amministrazione

L’interrogazione si conclude con sei specifiche richieste di chiarimento all’amministrazione comunale. A partire da una maggior disponibilità di conteggi e simulazioni che giustifichino la scelta, con studi e dati, fino a una partecipazione più coinvolgente, informando sui momenti di confronto organizzati e su eventuali tavoli futuri.

L’opposizione chiede inoltre nuove modalità di misurazione dell’efficacia e frequenza di pubblicazione dei risultati attraverso un monitoraggio costante, e ulteriori valutazioni sulle ripercussioni per attività commerciali, anziani e lavoratori per quanto riguarda l’impatto economico e sociale.

Infine, sono attese delucidazioni sui criteri per il rilascio delle autorizzazioni ed eventuali permessi speciali, oltre ad uno studio completo con un’analisi dettagliata su residenti, lavoratori, parcheggi e accessibilità.