di Clara Scarpellini
La nuova edizione de I Maestri del Paesaggio ha portato nel cuore di Città Alta l’intervento della garden designer britannica Sarah Price: un tappeto di graminacee, tocchi di verde e teli rossi che, tra i ciottoli di Piazza Vecchia, cercano di evocare atmosfere rinascimentali.
Ma, come sempre, l’allestimento divide. A pochi giorni dalla sua inaugurazione (venerdì 5 settembre), è la fatidica domanda che risuona: cosa ne pensi del nuovo assetto?
Ai bergamaschi piace?
Il Landscape Festival è da anni un palcoscenico internazionale per Bergamo, e proprio per questo il confronto con le passate edizioni è inevitabile. Alcuni ricordano con un certo disappunto gli allestimenti “troppo spettacolari”, come la famigerata ziggurat del 2023, che divise i bergamaschi tra ammirazione (poca) e critica (tanta). Quest’anno, invece, la parola d’ordine sembra essere “sobrietà”: nessun eccesso e un invito a vivere gli spazi con più attenzione ai dettagli.

Ma non tutti colgono questo approccio più intimo. Una giovane cittadina, Elisa, 29 anni, commenta: «Sono salita per curiosità. Quest’anno non mi sembra niente di che, però ogni edizione ha il suo stile, magari serve abituarsi». Luca, 38 anni, bergamasco doc: «È un allestimento modesto, e onestamente proprio per questo mi piace. Negli anni scorsi si era un po’ esagerato. Questa invece è più elegante, più in linea con lo spirito della piazza».

Di tutt’altro avviso Paola, studentessa universitaria: «Carino, ma non mi colpisce. Il messaggio dell’artista inglese mi verrebbe da dire che passa pressoché inosservato. Come potrei collegare i quadri dell’Accademia Carrara a questi teli piazzati in piazza? Pensavo a qualcosa di più scenografico». Dello stesso pensiero un residente di passaggio: «Mah… Sarà che sono abituato a vedere Piazza Vecchia così com’è, senza fronzoli. Quest’anno è più discreta, ma non mi emoziona. Una volta facevano delle cose più elaborate».

I dubbiosi non sono pochi. Una signora bergamasca di 62 anni, sorseggiando un caffè al tavolino predisposto per l’installazione artistica, commenta: «Io qui ci passo tutti i giorni. Bello, sì, ma mi aspettavo qualcosa di più. Forse perché ogni anno abbiamo aspettative altissime».
I turisti, come sempre, colpiti
I turisti, soprattutto quelli che vedono Città Alta per la prima volta, tendono invece a rimanere affascinati (…)