I più indigenti

Protesta degli inquilini delle case popolari di Bergamo: «Ci sentiamo abbandonati da Aler e da Regione»

Il 6 settembre si è tenuta un’assemblea degli utenti di Bergamo per fare il punto sui conguagli chiesti per le spese del riscaldamento nel 2022

Protesta degli inquilini delle case popolari di Bergamo: «Ci sentiamo abbandonati da Aler e da Regione»

di Elena Esposto

«Ho quattro figli, di cui una disabile. Lavoro solo io perché mia moglie si occupa dei bambini. Non so come faremo a pagare il conguaglio». Mario, inquilino delle case Aler del quartiere di Valtesse non mostra incertezze mentre, microfono in mano, parla di fronte all’assemblea indetta sabato 6 settembre dall’Unione Inquilini per organizzare l’azione contro l’aumento delle spese di riscaldamento relative all’anno 2022, che colpiranno circa tremila nuclei familiari.

È una mattina luminosa e il cortile del Circolino della Malpensata di Bergamo è gremito. Chi, alla conferenza stampa dello scorso 22 agosto, aveva ironizzato che «a queste cose partecipano solo gli italiani» si deve ricredere: i partecipanti all’assemblea non potrebbero essere più vari per età, genere e provenienza.

Sotto la pergola carica di grappoli quasi maturi, Francesco Macario, presidente dell’Unione inquilini di Bergamo, Ezio Locatelli, già consigliere regionale e deputato, e Giovanni Carenza, dell’Unione inquilini di Milano illustrano la situazione: a partire dal mese di agosto, le famiglie assegnatarie di alloggi con riscaldamento centralizzato, nel bollettino, hanno trovato, oltre alle solite voci di affitto e spese, anche i conguagli per l’aumento del costo del gas per il 2022.

Un aumento che, nonostante le promesse di contenimento di Aler e di Regione Lombardia, hanno raggiunto il più sessanta per cento, creando arretrati che vanno dagli 800 ai 1.400 euro annui.

«Le mie spese fisse sono aumentate di un terzo – racconta un’inquilina di via Moroni -. Prima pagavo 300 euro al mese e ora se ne sono aggiunti altri 103 per la rata del conguaglio. Io vivo da sola e prendo 740 euro di pensione». Trecentoquaranta euro è ciò che resta per la spesa ed eventuali imprevisti. «Questo finché (…)

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