20 e 21 settembre

Allo Spazio Fase di Alzano torna “Somo”, la fiera del modernariato

Due giorni per esplorare e, perché no, fare qualche buon affare. In esposizione, ci saranno pezzi artistici, ma anche oggetti comuni

Allo Spazio Fase di Alzano torna “Somo”, la fiera del modernariato

Torna “Somo”, la prima e unica fiera in Italia dedicata al modernariato. E dove poteva essere ospitata se non nell’affascinante struttura dello Spazio Fase di Alzano Lombardo? Dopo il successo dell’edizione primaverile, dal 20 al 21 settembre e tra le pareti della ex Cartiera Pigna, tutti gli appassionati sono chiamati a partecipare all’evento che quest’anno raccoglie ben cinquanta espositori.

Il programma della fiera

Tanti i venditori presenti in fiera, come Trattabile Vintage, Nostalgye, Curiosità d’altri tempi, Bellerrimo, The house of vintage e nuovi galleristi provenienti da tutta Italia. Durante i due giorni, si potranno trovare circa cinquanta espositori che proporranno una grande varietà di oggetti, a partire dai pezzi più iconici del mondo del ‘900, come le lampade di Artemide, le sedie di Caccia Dominioni, i mobili di Albini. Ma non solo, ci saranno anche agli oggetti di uso comune, come complementi d’arredo, illuminazione, mobili, spesso ad un prezzo accessibile.

Perché creare Somo?

In passato,  il modernariato ha trovato spazio solo in piccole fiere o mercatini d’antiquariato, ma non è stato mai valorizzato come unicità. Gli ideatori di Somo, invece, hanno pensato di voler rendere omaggio a questo grande collezionismo, che da solo raccoglie tantissime sfaccettature. Il modernariato, infatti, non comprende solo complementi d’arredo, ma anche oggetti da collezione artistici e, soprattutto, di uso quotidiano, realizzati in un periodo relativamente recente,
tra la fine della Seconda guerra mondiale e gli anni Ottanta.

L’obiettivo della manifestazione è quindi quello di dare attenzione a questa ricerca appassionata di oggetti, ma anche promuovere un acquisto consapevole e sostenibile, dando nuova vita a dei pezzi del passato.

L’ingresso, in via Daniele Pesenti 1, è di cinque euro, ma gratuito per i visitatori che non hanno compiuto tredici anni.