I dati dell'osservatorio

Pressione fiscale sulle imprese in Italia, a Bergamo è al 51,3% (37ª su 114 Comuni analizzati)

Da noi si paga l'1,5 per cento in più rispetto a Sondrio, città più virtuosa in Lombardia. I risultati del 2024 elaborati da Cna Nazionale

Pressione fiscale sulle imprese in Italia, a Bergamo è al 51,3% (37ª su 114 Comuni analizzati)

Nel 2024, la pressione fiscale sulle imprese individuali registra un lieve calo, passando dal 52,8 per cento al 52,3 per cento, ma Bergamo non risulta tra i Comuni più virtuosi della Lombardia. Si trova, infatti, al 37° posto, con un livello di tassazione pari a 51,3 per cento: l’1,5 per cento in più rispetto a Sondrio (49,8 per cento), prima nella nostra regione e ottava in Italia.

In Lombardia, per quanto riguarda la pressione fiscale, i capoluoghi più virtuosi sono Sondrio, Milano e Brescia. Fanalini di coda sono Mantova, Pavia e Cremona. Bergamo si trova nel mezzo.

I dati dell’Osservatorio su 114 Comuni

I dati sono estratti dalla settima edizione dell’Osservatorio fiscale della Cna Nazionale, denominato “Comune che vai fisco che trovi”, che ha analizzato 114 Comuni italiani. Secondo l’analisi, mediamente le imprese italiane nel 2024 hanno lavorato per il fisco fino al 9 luglio, due giorni in meno rispetto all’anno precedente.

Dalla fotografia nazionale scattata dall’Osservatorio, Bolzano si conferma il territorio più favorevole con un livello di tassazione pari al 46,3 per cento, mentre Agrigento chiude la classifica dei 114 capoluoghi con una pressione complessiva che raggiunge il 57,4 per cento.

In Lombardia, invece, il capoluogo con il minor livello di tassazione è Sondrio, che si assesta all’ottavo posto della classifica nazionale con un Total Tax Rate pari al 49,8 per cento. Sul podio lombardo salgono Milano, sedicesima e con un Total Tax Rate pari al 50,5 per cento, e Brescia 25esima e con un Total Tax Rate pari a 50,9 per cento.

Seguono nella graduatoria regionale Bergamo 37esima con un livello di tassazione pari a 51,3 per cento, Lodi 38esima con una Total Tax Rate di 51,3 per cento, Monza 55esima con un livello di tassazione pari a 52 per cento, Como 61esima con un Total Tax rate di 52,1 per cento, Lecco 70esima con un livello di tassazione al 52,5 per cento e Varese 71esima con un Total Tax Rate di 52,5 per cento.

Chiudono la classifica lombarda i capoluoghi di Mantova 78esima con livello di tassazione pari a 52,8 per cento, Pavia 82esima con un Total Tax rate di 53 per cento e Cremona fanalino di coda al 105esimo posto con un livello di tassazione di 55,7 per cento.

A Bergamo il Tax Day è il 6 luglio

Solo 10 Comuni italiani dei 114 analizzati dall’Osservatorio presentano un Total Tax Rate inferiore al 50 per cento, tra questi è presente solo un comune lombardo, ovvero Sondrio. Per quanto concerne il Tax Free Day, Sondrio ha potuto festeggiare il 30 giugno, Milano il 3 luglio, Brescia il 4 luglio, Bergamo e Lodi il 6 luglio, Monza l’8 luglio, Como il 9 luglio, Lecco e Varese il 10 luglio, Mantova l’11 luglio, Pavia il 12 luglio e Cremona il 22 luglio.

Il rapporto prende come riferimento un’impresa tipo: una ditta individuale che dispone di un laboratorio artigiano di 350 mq e di un negozio di proprietà di 175 mq destinato alla vendita, entrambi con valori immobiliari pari a 500mila euro in ciascun comune. I ricavi considerati ammontano a 431 mila euro, con un reddito d’impresa di 50 mila.

Le differenze tra i vari territori sono riconducibili soprattutto alle addizionali comunali e regionali sul reddito, all’Imu e ai tributi legati alla raccolta e gestione dei rifiuti. L’Osservatorio evidenzia inoltre che i livelli di imposizione risultano più alti nelle province dove l’efficienza amministrativa e la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese sono generalmente inferiori. In linea generale, il carico fiscale risulta meno gravoso al Nord rispetto al Mezzogiorno.