Centinaia di persone si sono radunate nel pomeriggio di ieri, venerdì 19 settembre, in piazza Matteotti in occasione del presidio organizzato da Cgil Bergamo per chiedere lo stop immediato ai bombardamenti su Gaza, come aveva anticipato il segretario Marco Toscano.
Alle 16, orario in cui è scattato lo sciopero di quattro ore in tutta Italia, è partito anche il presidio, successivamente confluito in quello quotidiano permanente, attivo da una ventina di giorni, a sostegno della Global Sumud Flotilla.
L’opera artistica simbolica e il collegamento con la Flotilla
Tanti gli striscioni che hanno affollato il centro cittadino: dalle lenzuola tinte di rosso alle scritte «Stop the genocide» («Stop al genocidio»), fino alle fotografie dei tanti bambini denutriti e uccisi nell’attacco israeliano a Gaza.
Durante la manifestazione, alle 18, è stata realizzata un’opera artistica simbolica a cura dell’associazione Mesa Popular Odv: una grande bandiera palestinese, frantumata in pezzi, è stata ricomposta da tutti. Durante la serata, invece, l’intervento in diretta dell’europarlamentare Benedetta Scuderi, che si trova a bordo di una delle imbarcazioni della Flotilla e dell’attivista Francesco Perna che ha condiviso la sua esperienza nella distribuzione di cibo e acqua a Gaza.
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Saltato, per problemi tecnici, il collegamento con Dario Crippa, figlio dell’assessora comunale Marzia Marchesi, unico bergamasco sulla Flotilla. «Siamo in piazza Matteotti per lo sciopero nazionale e il presidio contro la guerra a Gaza – ha dichiarato Cgil Bergamo -. Insieme, per chiedere la fine dei bombardamenti, corridoi umanitari e il riconoscimento dello Stato di Palestina».