L'indice sportivo 2025

Bergamo giù dal podio tra le province più sportive: da prima a quarta

Siamo secondi negli sport individuali, settimi in quelli di squadra, sedicesimi per strutture e per il rapporto tra sport e società

Bergamo giù dal podio tra le province più sportive: da prima a quarta

Fino a ieri, Bergamo era la regina dello sport italiano, nel 2024 aveva conquistato il primo posto nell’Indice di sportività del Sole 24 Ore, superando Trento. Quest’anno, però, la doccia fredda: nella classifica 2025 la provincia orobica si ferma al quarto posto, superata da Milano, Firenze e di nuovo Trento, che ha ripreso il suo trono.

Un anno fa la nostra città aveva fatto il colpaccio, grazie ai successi dell’Atalanta e a una serie di piazzamenti sportivi di livello. Un risultato storico, che aveva riempito i bergamaschi di orgoglio. Ma, si sa, nello sport le vittorie non durano per sempre: nella nuova classifica Bergamo scivola giù dal podio e prende la classica medaglia di legno. Non un disastro, anzi, restare nelle prime posizioni è pur sempre un importante merito sportivo. Però, rispetto al primo posto dello scorso anno, la differenza si sente.

Come funziona la classifica?

Come spiega il Sole 24 ore, l’Indice di sportività, arrivato alla diciannovesima edizione, dovrebbe fotografare quanto lo sport sia diffuso e radicato nei diversi territori italiani. Non si guarda solo alle vittorie o ai campioni famosi, ma a un insieme di trentadue indicatori suddivisi in quattro aree: la struttura sportiva (impianti, società, investimenti, enti di promozione), gli sport di squadra, le discipline individuali e infine il legame tra sport, economia e società (imprese, turismo, scuole, sport per bambini e donne). I dati vengono rapportati alla popolazione tra i 6 e i 75 anni. Insomma, non conta solo vincere, ma anche quanto lo sport riesce a coinvolgere la comunità.

La nuova top 3

A riconquistare la vetta è Trento, tornata sul gradino più alto grazie a un sistema sportivo solido e capace di tenere insieme atleti, impianti e società. A spuntarla sul resto della penisola anche Firenze e Milano, rispettivamente seconda e terza, che hanno soffiato a Bergamo la gloria di rimanere sul podio. Anche la top dieci ha visto qualche cambiamento rispetto al 2024: con Trieste, Rimini e Cagliari che entrano nei primi dieci posti. Poi la presenza record di sette province di capoluoghi di regione, da Firenze e Milano – al secondo e terzo posto – passando per Bologna, Genova, Trieste e Torino fino a Cagliari decima. Un quadro quasi immutato in fondo alla classifica generale, con l’eccezione di Lodi che compare per la prima volta negli ultimi dieci posti, e il ritorno di Trento sul gradino più alto del podio.

Bergamo mòla mia

Come se l’è cavata Bergamo? Nella classifica totale è quarta, ma nelle classifiche parziali si piazza seconda negli sport individuali – subito dietro Trento -, settima negli sport di squadra, ma scende alla sedicesima posizione sia per strutture sportive che per il rapporto tra sport e società. In altre parole: il cuore agonistico nella provincia c’è, ma resta carente di crescita quando si parla di impianti, organizzazione e diffusione sociale.

Resta però un dato molto importante: dal 2019 Bergamo è stabilmente tra le prime dieci province italiane e non ha mai smesso di contendersi le posizioni alte. La nostra città, quindi, continua a essere un punto di riferimento per lo sport italiano, con la sua passione calcistica, le numerose discipline individuali e il radicamento nel territorio. Dopo il grande risultato dello scorso anno, il quarto posto del 2025 non è certo un dramma, piuttosto uno stimolo a rilanciare.