In carcere

Aggredirono e derubarono un connazionale, due marocchini irregolari fermati a Trescore

Il 17 luglio avevano accerchiato e picchiato un 45enne in un parco. Rintracciati in località Casermoni, entrambi senza fissa dimora

Aggredirono e derubarono un connazionale, due marocchini irregolari fermati a Trescore

Lo scorso 17 luglio avevano rapinato un cittadino extracomunitario di origine marocchina nel parco pubblico di via Aldo Moro, a Trescore Balneario. Due mesi più tardi, tra il 18 e il 19 settembre, i carabinieri della locale stazione li hanno scovati: si tratta di due soggetti, connazionali della vittima, che ora si trovano in carcere.

Entrambi senza fissa dimora e irregolari

I carabinieri di Trescore, coordinati dalla procura della Repubblica di Bergamo, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bergamo nei confronti di due soggetti di nazionalità marocchina.

Il primo è C.O., quarant’anni, pregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in maniera di stupefacenti, da 24 anni irregolare sul territorio nazionale; Il secondo è E.M., 27 anni, anch’egli irregolare sul territorio e con diversi precedenti di polizia. Entrambi senza fissa dimora, sono stati rintracciati in località Casermoni di Trescore, poi associati alla casa circondariale di Bergamo.

I due sono ritenuti responsabili in concorso di rapina aggravata nei confronti di un connazionale, A.R. di 45 anni, regolare sul territorio. I fatti risalgono allo scorso 17 luglio, quando la vittima è stata rapinata dai due che lo avevano accerchiato e percosso con un bastone rubandogli denaro ed effetti personali, minacciando di accoltellarlo e ammazzarlo se fosse passato ancora da quelle parti e se avesse chiamato le forze dell’ordine. I due si erano poi dati alla fuga con la bicicletta della vittima, rinvenuta poco dopo.

Il comando di Trescore ha avviato subito gli accertamenti per l’identificazione dei responsabili, attraverso metodi di indagine tradizionali e passando a setaccio le telecamere di videosorveglianza comunali. Così si è riusciti a risalire ai due soggetti, peraltro già noti in quel territorio per le loro condotte delinquenziali.