Anche per lui, vale lo stesso discorso: diamogli tempo. Nikola Krstovic a Torino ha segnato la prima doppietta con l’Atalanta e i numeri, aggiornati, dicono che in 220 minuti più recupero il ragazzo ha servito 3 assist, segnato 2 gol e un altro gli è stato annullato. Fanno un gol o un assist ogni 44 minuti in campo. Cambiando partner di attacco, contro avversari anche molto diversi contro cui comunque ha sempre e comunque battagliato. Un bel biglietto da visita per il montenegrino.
Sia contro il Pisa che a Parma Juric lo ha inserito al posto di Scamacca, oggi il mister croato lo vede come alternativa. Complice lo stop dell’attaccante romano, l’ex Lecce sta trovando spazio e ha giocato dall’inizio con i salentini fallendo 2-3 ottime occasioni ma regalando comunque due assist a De Ketelaere e Zalewski. A Torino come detto si è sbloccato, la speranza è che ora i suoi numeri possano continuare a crescere e migliorare per affiancare alla sensazione che, agonisticamente, il ragazzo possa davvero dare una grande mano anche certezze oggettive che riesce a farlo.
Sul piano della generosità il ragazzo è inattaccabile, spesso quando la giocata non va a buon fine è il primo a rincorrere l’avversario e, alla prima pausa utile, si scusa o si chiarisce con i compagni. Sembra davvero uno che ha grande voglia di calarsi nel gruppo, farlo velocemente e con il massimo del consenso possibile tra i compagni. La miglior situazione possibile per accorciare quel periodo di adattamento che un po’ tutti i giocatori devono affrontare all’inizio del loro percorso.