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“San Michél” e la merenda che cade miracolosamente dal cielo

Il 29 settembre l’autunno si impone, regalando castagne a tre a tre, si dice in bergamasco

“San Michél” e la merenda che cade miracolosamente dal cielo

Di Ezio Foresti*

Tra i tanti santi che popolavano i calendari dei nostri vecchi c’è anche San Michele Arcangelo, da noi chiamato familiarmente San Michél. Festeggiato il 29 settembre, è una specie di vedetta sulle soglie dell’autunno, e annunciava l’arrivo di fenomeni meteorologici e di frutti della terra. In realtà lo fa ancora, ma in pochi ormai se ne ricordano.

Per rispolverare la memoria, proponiamo qui alcuni proverbi legati a questa data. Il primo è pittoresco e un po’ misterioso: San Michél a l’pórta ’l candlér, san Giósep al’l’a pórta ’ndré. Letteralmente sembra che ci sia in cielo un grande via vai di santi, impegnati chissà perché a trasportare candelieri. Il riferimento simbolico in realtà è alla luce solare, che in questo periodo ha una durata inferiore, e ci obbliga ad accendere prima le luci di casa. L’esatto contrario facciamo il giorno di San Giuseppe, all’arrivo della primavera.

Un secondo detto popolare, se possibile ancora più criptico, dichiara: A San Michél la merènda ’n cél. Al di là della facile rima, non è proprio immediato capire il perché. Si tratta forse del ricordo di un’apparizione miracolosa, o della biblica manna?

Come spesso succede nelle nostre vicende, la realtà è molto più prosaica. Visto che le giornate si accorciano, la merenda si avvicinerebbe troppo al pasto della sera, che spesso da noi è consumata molto presto. Così, i nostri saggi antenati la eliminavano senza tante storie, magari raccontando ai bambini che era volata in cielo.

Persa una merenda se ne guadagna un’altra, stando al motto A San Michél la merènda la cróda zó dal cèl. In questo caso la merenda non si limita a stazionare tra le nuvole, ma precipita sulla terra. Naturalmente stiamo parlando del frutto di stagione, la castagna, che ormai è matura e cade dai rami. Il concetto è poi rafforzato da A San Michél, castègne sóta i pé e A San Michél, castègne a trè a trè. Avete già capito cosa fare nel prossimo weekend.

*in memoria