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Sei Comuni della Valle Brembana “contro” la Comunità Montana? Nasce la nuova alleanza

Zogno, San Pellegrino, San Giovanni, Val Brembilla, Serina e Piazza Brembana uniti per cercare fondi per progetti di sviluppo del territorio

Sei Comuni della Valle Brembana “contro” la Comunità Montana? Nasce la nuova alleanza

Rilancio economico, turistico e sociale. Questi i punti cardine della nuova convenzione che, a breve, verrà firmata da sei Comuni – i più popolosi – della Valle Brembana: Zogno, San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Val Brembilla, Serina e Piazza Brembana unite, per trovare fondi europei, statali e regionali che possano finanziare progetti futuri.

Un’iniziativa lodevole, ma che va a contrastare l’attività della Comunità Montana Valle Brembana?

Cercare fondi per un progetto di sviluppo

Alla base di questa “alleanza”, hanno spiegato i sindaci, nessun disaccordo con l’ente, bensì la voglia di realizzare un progetto a lungo termine che possa coinvolgere tutti i Comuni. Il “Piano di rigenerazione economica, sociale e territoriale” – questo il nome – ha infatti come obiettivo quello di cercare fondi europei, statali e regionali con l’obiettivo di progettare uno sviluppo del territorio «su scala vallare», come spiegato da Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino Terme, comune capofila dell’iniziativa.

La convenzione include infatti i sei Comuni più popolati e turisticamente più “forti” della Valle, come riportato da La Voce delle Valli: Zogno, che conta 8.598 abitanti, San Giovanni Bianco con 4.570 anime, e poi San Pellegrino con 4.654, Val Brembilla con 4.114, Serina con 2.070 e Piazza Brembana, che conta 1.186 residenti. Il progetto, fanno sapere, è a lungo termine e nasce dal difficoltoso dialogo tra amministrazioni e Comunità Montana.

Mettere a punto un progetto di sviluppo, fanno sapere, è un compito che spetterebbe all’ente, «ma con 37 Comuni, molto piccoli, si fatica e tante volte ci si divide su questioni banali, dimenticando quelle che veramente contano. Così, spesso, alla fine si dirottano finanziamenti su temi che non sono prioritari».

Il prossimo passo sarà quello di costituire una cabina di regia. Il presidente della Comunità Montana, Valeriano Bianchi, ha spiegato a L’Eco di Bergamo di non sapere nulla della convenzione, che in ogni caso non rappresenterebbe un clone dell’ente.