Traffico di stupefacenti

Aveva un chilo e mezzo di eroina nello stomaco: fermata una donna all’aeroporto di Orio

Aveva ingerito 120 ovuli. La droga è stata immediatamente sequestrata e la passeggera arrestata. La soffiata è arrivata dalla dogana belga

Aveva un chilo e mezzo di eroina nello stomaco: fermata una donna all’aeroporto di Orio

Atterrata a Orio al Serio con un volo da Bruxelles e biglietto per Alghero, una donna di 46 anni non ha mai completato il suo viaggio: ad attenderla allo scalo bergamasco c’erano funzionari delle dogane e militari della Guardia di finanza. Nel suo stomaco, ben nascosti, aveva 120 ovuli di eroina, per un peso complessivo di quasi un chilo e mezzo.

La soffiata dall’estero

Come riporta oggi (giovedì 2 ottobre) L’Eco di Bergamo, la vicenda non è nata per caso: la segnalazione è arrivata dalla dogana belga, che ha informato Roma grazie alla “Convenzione Napoli II”, il meccanismo di collaborazione tra le dogane europee proprio per i casi come questo.

Un’informazione passata di mano in mano fino a noi, a Bergamo, dove gli agenti hanno osservato e poi fermato la passeggera: nessun bagaglio da stiva, nervosismo evidente, giustificazioni poco credibili.

Un “bagaglio” troppo pesante

Messa alle strette, la donna ha ammesso la verità: era una “ovulatrice” o “body packer”, cioè un corriere che trasporta droga ingerendo ovuli di plastica sigillati. Una pratica diffusa e decisamente rischiosa: basta che un involucro si rompa per trasformare il viaggio in una condanna mortale.

In totale, gli ovuli contenevano quasi un chilo e mezzo di droga, immediatamente sequestrata. Accompagnata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una radiografia lo ha confermato. Dopo l’espulsione e il sequestro dell’eroina, la 46enne è stata trasferita nel carcere di Bergamo.