Ciclopedonale

La “strada dei sassi” a Ponte San Pietro adesso porta il nome del santo Carlo Acutis

Il tracciato che unisce via San Clemente a via della Pace intitolato al giovane santo, a poche settimane dalla sua canonizzazione a Roma

La “strada dei sassi” a Ponte San Pietro adesso porta il nome del santo Carlo Acutis

di Laura Ceresoli

Un percorso di fede e di vita quotidiana. È questo il significato della nuova intitolazione del tracciato ciclopedonale di Ponte San Pietro che unisce via San Clemente a via della Pace, da tutti conosciuto come la “strada dei sassi”. D’ora in poi, quel tratto così frequentato porterà il nome di San Carlo Acutis.

La decisione, assunta dalla giunta Macoli, non è casuale. In urbanistica e nella toponomastica moderna, questi itinerari pensati per i pedoni ma aperti anche alle biciclette, rappresentano uno spazio di condivisione, di passaggio, di incontro.

Per questo si è scelto di intitolarlo a una personalità che rappresenti un modello positivo per le nuove generazioni, capace di lasciare un segno che vada oltre la semplice funzionalità della strada. Una decisione che giunge a poche settimane dalla canonizzazione di Acutis. Domenica 7 settembre, infatti, papa Leone XIV lo ha proclamato santo davanti a una folla di fedeli giunti da tutto il mondo in piazza San Pietro.

Carlo Acutis

Nato a Londra il 3 maggio 1991 e cresciuto a Milano, Carlo Acutis unì in soli quindici anni di vita una fede profonda – coltivata con la messa quotidiana e il Rosario – agli interessi di un coetaneo, come lo sport e i videogiochi.

La sua grande passione, l’informatica, divenne uno strumento di evangelizzazione: creò una mostra online sui miracoli eucaristici che raggiunse migliaia di parrocchie in tutto il mondo, comprese circa 10 mila nei soli Stati Uniti.

Colpito da una leucemia fulminante, il 2006 segnò la fine improvvisa della sua breve vita. Volò in cielo a soli quindici anni, il 12 ottobre, dopo appena tre giorni dalla diagnosi. Poco prima di morire, offrì le sue sofferenze per (…)

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