“Il mio modo di procedere è fatto di cambiamenti radicali che non giocano mai un insieme, ma sono da considerarsi una rapida proposta, follemente distaccata dalla precedente in una decisa corsa in avanti”. Con queste parole Olga Biglieri Scurto, conosciuta con lo pseudonimo di Barbara, descriveva il suo approccio all’arte. Al MUST di Vimercate, fino all’8 dicembre, la mostra “Una vita da Barbara. Dal Futurismo all’Albero della Pace” restituisce il ritratto di una figura poco nota ma rilevante del Novecento italiano, scomparsa nel 2002. La pittrice attraversò gran parte del secolo scorso muovendosi tra l’avanguardia futurista e l’impegno civile per la pace e per i diritti delle donne, fino a prendere le distanze dal movimento di Marinetti durante la Seconda Guerra Mondiale, giudicandolo “maschilista e dittatoriale” e criticandone l’esaltazione della guerra.
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Un’artista tra spiritualità e impegno sociale
La curatrice Simona Bartolena parlando della mostra, ha evidenziato la complessità di raccontare questa figura:
“Raccontare Barbara è impegnativo: non basta il linguaggio della storia dell’arte. Lei stessa, del resto, diffidava dalle parole dei critici, preferendo pensare che fosse la sua stessa pittura a poter parlare”.
Bartolena ha poi sottolineato come per Barbara l’arte non fosse mai fine a se stessa, ma dovesse evocare dimensioni invisibili, stimolare riflessioni e veicolare messaggi alla società. La sua produzione, in continua evoluzione, spaziò dal Futurismo al pacifismo, dal giornalismo di moda allo studio delle filosofie orientali.
“Barbara non smette mai di stupire, con la sua vita che pare un romanzo e la sua produzione artistica sempre libera, estranea ai meccanismi del mercato, indipendente e sincera”, aggiunge la curatrice.
Un percorso espositivo tra passato e presente
L’esposizione ripercorre l’intera carriera dell’artista visionaria, presentando un personaggio le cui riflessioni mantengono una forte attualità. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la famiglia, in particolare con la figlia Glorianda Scurto e il nipote Emanuele Federico Panzera, studioso dell’opera della pittrice. A motivare la scelta di portare questa mostra a Vimercate l’assessora alla promozione della città Elena Lah che ha spiegato:
“Questa mostra nasce dall’innamoramento per questa donna molto particolare. Una donna del ’15, che a 16 anni decide di imparare a volare, e poi a dipingere mentre vola. Questa mostra vuole raccontare la sua vita, e come nel corso degli anni questa cambi. L’evoluzione dei suoi stili passa dal suo percorso personale, al punto che parte dal futurismo e da un’arte molto legata al mondo della macchina, per arrivare a realizzare poi l’Albero della Pace e ad essere candidata per il Nobel per la pace. Secondo me è una figura molto ispirante, e spero che attraverso l’incontro con il suo percorso artistico, i valori che trasmette possano arrivare a tante persone”
La mostra si avvale del supporto tecnico di Vidi cultural, mentre i laboratori e le visite sono curati da Art-U. La documentazione è affidata a Ponte 43.
Calendario e orari di apertura
Il museo è aperto da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Sono previste due aperture speciali il 2 novembre con ingresso gratuito e l’8 dicembre dalle 15 alle 19.
Il programma collaterale prevede una visita guidata con la curatrice domenica 9 novembre alle 11, seguita nel pomeriggio alle 16.30 da un talk intitolato “Essere Barbara: coraggiosa, libera, artista”, durante il quale Simona Bartolena dialogherà con Emanuele Panzera nella Sala del Feudo del MUST.
Sono in programma anche laboratori per bambini domenica 12 ottobre e 16 novembre alle 16, oltre a visite guidate sabato 18 ottobre e domenica 23 novembre alle 16.