La vertenza

La Cisl Bergamo farà ricorso per gli abusi di contratti a tempo determinato per i docenti di religione cattolica

Il sindacato chiederà i danni per gli insegnanti precari da oltre 36 mesi, facendo appello alla sentenza della Corte di Giustizia europea

La Cisl Bergamo farà ricorso per gli abusi di contratti a tempo determinato per i docenti di religione cattolica

La segreteria della Cisl di Bergamo ha annunciato ieri (lunedì 6 ottobre) una vertenza per il risarcimento dei docenti di religione cattolica. L’iniziativa è stata motivata con la tutela delle migliaia di insegnati precari che non hanno ottenuto la stabilizzazione.

Per loro si era espressa la Corte di Giustizia dell’Unione europea, che ha chiarito che la normativa italiana (art. 3, commi 4, 7, 8 e 9, della legge n. 186/2003) non può escludere questo tipo di insegnanti dalle tutele previste contro l’abuso di contratti a termine.

Il ricorso al Tribunale del lavoro

Alla luce di questa pronuncia, la Cisl Scuola sta promuovendo il ricorso al giudice del lavoro, per consentire ai docenti che abbiano superato i 36 mesi complessivi di servizio con contratto a tempo determinato di ottenere il risarcimento del danno. L’altro obiettivo è sollecitare il Ministero dell’Istruzione a procedere con l’assunzione a tempo indeterminato.

L’iniziativa è gratuita per gli iscritti Cisl Scuola, ad eccezione del contributo unificato previsto per legge. Per partecipare al ricorso è necessario presentare il certificato di servizio completo, la copia dei contratti di lavoro a tempo determinato e la scheda con dati personali, recapiti telefonici ed e-mail.

Le sedi a cui rivolgersi

I lavoratori interessati possono rivolgersi alla sede Cisl Scuola Bergamo, in via Carnovali 88/A, oppure alle sedi territoriali di Treviglio, Ponte San Pietro, Lovere, Grumello del Monte, Gazzaniga, Clusone, Dalmine, Trescore Balneario, Zogno e Romano di Lombardia, per ricevere assistenza nella presentazione dell’istanza di messa in mora e nell’avvio del ricorso, con il supporto dei legali di fiducia del sindacato.

«Con questa iniziativa – ha dichiarato la segretaria provinciale Paola Manzullo – intendiamo dare piena attuazione ai principi di giustizia e parità di trattamento sanciti a livello europeo. Gli insegnanti di religione cattolica hanno atteso quasi vent’anni prima che venisse bandito, nel 2024, un nuovo concorso per la loro stabilizzazione, dopo l’ultimo svoltosi nel 2004. Una lunga attesa che ha coinvolto migliaia di docenti precari. Con il ricorso vogliamo tutelare i diritti di questi insegnanti, riconoscere il valore del loro servizio e spingere il Ministero a completare finalmente il percorso di stabilizzazione».