la tragica scoperta

Identificato il giovane trovato morto nel bosco di Bottanuco: era scomparso ad aprile dal Milanese

Il corpo rinvenuto il 4 ottobre è di Wishwa Bandara Jayasuriya Mudianaselage, 24enne residente a Grezzago. Alla base della sua fuga pare ci fossero le difficoltà universitarie

Identificato il giovane trovato morto nel bosco di Bottanuco: era scomparso ad aprile dal Milanese

Appartiene a Wishwa Bandara Jayasuriya Mudianaselage il corpo rinvenuto sabato (4 ottobre) nella zona delle Cave a Bottanuco. A fare la tragica scoperta è stato un cacciatore che si trovava nella zona boschiva. I resti del ragazzo di 24 anni, residente a Grezzago (nel Milanese), erano ormai ridotti allo stato di scheletro a causa dell’azione degli animali selvatici presenti nell’area, segno che il decesso risale a diversi mesi fa.

La scomparsa e le ricerche

Il giovane, come riporta il Corriere Bergamo, era sparito il 29 aprile, quando avrebbe dovuto recarsi all’università e successivamente al lavoro. Non si era però presentato in nessuno dei due luoghi, facendo perdere le proprie tracce.

La famiglia, preoccupata per la sua scomparsa, aveva avviato una campagna di ricerche rivolgendosi anche alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto?, attraverso la quale erano stati diffusi numerosi appelli pubblici nel tentativo di ritrovarlo.

L’ultima traccia certa del 24enne risaliva al 2 maggio, quando le telecamere di sorveglianza di un bar di Bottanuco lo avevano immortalato. Da quel momento, nessuno lo aveva più visto.

La vita nel bosco

Le indagini condotte dopo il ritrovamento del corpo hanno portato alla luce un particolare inquietante: il giovane aveva trovato rifugio proprio in quel bosco, dove si era sistemato un giaciglio di fortuna. Non è ancora chiaro per quanto tempo abbia vissuto in quelle condizioni né quali difficoltà abbia affrontato.

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, alla base della fuga ci sarebbero stati problemi legati al percorso universitario. Il ragazzo, che viveva con i genitori e i fratelli, era molto più indietro con gli esami di quanto avesse raccontato alla famiglia, e questa situazione gli avrebbe causato un forte disagio.

L’autopsia chiarirà le cause del decesso

Nella giornata di domani (7 ottobre) verrà conferito l’incarico per l’autopsia, che dovrà fare luce sulle circostanze della morte. Gli inquirenti cercheranno di stabilire se si sia trattato di un decesso per cause naturali oppure di un gesto volontario.

L’esame sarà complesso, considerato lo stato avanzato di decomposizione del corpo, ma rappresenta un passaggio fondamentale per ricostruire gli ultimi momenti di vita del giovane e dare risposte ai familiari.