Scorrere le foto sulla pagina Facebook di Margherita Pesenti, 30 anni, spezza il cuore. Una famiglia giovane e felice, la sua, con una bimba splendida che se n’è andata ad appena nove mesi, il 27 settembre, in un ospedale di Sharm el Sheikh, in Egitto, per una malattia senza nome. «Dirti che ti amo non basta e non basterà mai», scriveva Margherita il 14 settembre.
«Amelie era uno spettacolo, sorrideva sempre e con tutti. Tanto solare che la chiamavamo la nostra bambina arcobaleno», racconta a L’Eco di Bergamo il papà, Stefano Micheli. La sua piccola se n’è andata così, all’improvviso, forse proprio in mezzo a quell’arcobaleno che illuminava ogni suo sorriso.
È morta in appena 24 ore, lasciando un vuoto che nessuna parola può colmare. L’autopsia, eseguita ieri all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, proverà ora a fare chiarezza sulle cause della tragedia che ha sconvolto Camerata Cornello e tutta la Valle Brembana.
Gestori di un bar
La coppia aveva deciso di concedersi una vacanza dopo un’estate intensa di lavoro allo “Sbarazza food&drink”, il bar di famiglia nel cuore del paese. Il 22 settembre erano partiti pieni di entusiasmo: dieci giorni di sole e serenità con la loro prima figlioletta. Ma quella che doveva essere una parentesi di gioia si è trasformata in un incubo. All’improvviso Amelie si è sentita male. Il ricovero urgente, la corsa dei medici, la speranza che non voleva arrendersi. Poi, la mattina del 27 settembre, il silenzio.
Le esequie
Oggi, martedì 7 ottobre, sarà possibile salutare Amelie nella camera ardente allestita nella casa di famiglia a San Giovanni Bianco, in viale Roma 25, a partire dalle 12. I funerali saranno celebrati giovedì 9 ottobre, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Camerata Cornello, con partenza da piazza Avis Aido.