Tornano, puntuali come ogni anno, le giornate Fai d’autunno. Sabato 11 e domenica 12 ottobre, anche la provincia di Bergamo con le sue bellezze culturali diventerà protagonista, in un viaggio tra arte, fede, tradizioni popolari e natura. Cinque i Comuni coinvolti, che proporranno diciannove visite: Osio Sotto, Schilpario, Palosco, Bergamo e Baresi (Roncobello).
Osio Sotto e Schilpario
A Osio Sotto ci saranno ben cinque opportunità di visita. Il primo è il Santuario di San Donato, che aprirà eccezionalmente per mostrare i preziosi dipinti di Alessandro Spinelli. La visita sarà arricchita dai racconti degli apprendisti ciceroni dell’Itcts Vittorio Emanuele II di Bergamo, che accompagneranno anche il viaggio nella chiesa parrocchiale di San Zenone, tra ori, stucchi e affreschi di Luigi Galizzi, più il prestigioso organo Serassi del 1778.
Sempre a Osio Sotto sarà possibile visitare Ruralia, il centro espositivo nato nel 2024 per custodire gli oggetti della vita agricola della pianura bergamasca, L’Osiride addormentato – l’imponente volto bronzeo scolpito da Igor Mitoraj -, e la Map Spa, pilastro della manifattura bergamasca fondata oltre 120 anni fa, di cui sarà possibile visitare due stabilimenti normalmente inaccessibili.
Ampia anche la proposta di Schilpario: la Casa Grassi, uno dei complessi residenziali più antichi e prestigiosi, guidati dagli apprendisti ciceroni dell’Istituto Andrea Fantoni di Clusone; la collezione Agoni che include oltre tremila pezzi tra lampade, elmetti, carrelli da miniera, fotografie e strumenti.
E poi: la chiesa di Santa Elisabetta edificata nel 1493, luogo solitamente chiuso che conserva affreschi del Quattrocento; il museo Etnografico che custodisce la memoria materiale della Val di Scalve tra minerali, utensili, attrezzi artigianali e agricoli; infine la parrocchiale di Schilpario con i suoi spazi segreti, a cui sarà possibile accedere in via eccezionale.
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Bergamo, Palosco e Roncobello
A Bergamo, protagonista sarà Palazzo Moroni. Sarà possibile visitare gli esterni, lo scalone d’onore e le nove sale interne, alla scoperta della ricca quadreria. Poi ci sarà lo speciale itinerario nei dintorni, per scoprire via Porta Dipinta. Le tappe: la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, la chiesa di Sant’Andrea e infine Palazzo Moroni, tra il Cortile di Nettuno, lo scalone d’onore e i dipinti.
Tantissime le visite proposte a Palosco. Si parte dalla Fondmetal Spa, fiore all’occhiello dell’industria siderurgica bergamasca, per poi passare alla Alessi Compassi Srl, emblema della tradizione paloschese nella produzione dei compassi, appunto. E poi: l’oratorio di San Pietro, con gli apprendisti ciceroni dell’Istituto superiore Simon Weil di Treviglio, Piazza Castelli con la mostra sulla lavorazione della madreperla e l’esposizione sulla coltivazione e produzione del mais più laboratori e la chiesa parrocchiale di San Lorenzo di origine medievale.
Chiudono le visite di Palosco la Casa Calepio Zanchi, dimore storiche poste al confine del centro storico, l’oratorio di Santa Maria della Visitazione, oggi inglobato all’interno di una residenza per anziani, e il percorso naturalistico nel parco dell’Oglio, per un viaggio tra mulino, chiese, cappelle e cascine che decorano il paesaggio,
Ci si sposta infine in Valle Brembana, a Roncobello, per una visita al mulino di Baresi. Situato a 830 metri di altitudine, è un edificio rurale in pietra risalente al XVII secolo e conserva tuttora un torchio per ottenere il preziosissimo olio di noci, un mulino per cereali datato 1672 e alcune testimonianze di un antico forno per il pane. Nel 2003 è stato il secondo bene più votato nel censimento dei “Luoghi del cuore”; nel 2005 la Fondazione Fai lo ha acquistato, restaurandolo. La gestione è stata poi affidata alla comunità locale.