estate 2026

Adesso, con la firma, è ufficiale: Bergamo ospiterà la sessantesima edizione dell’Europeade

Dal 22 al 26 luglio in città arriveranno oltre quattromila artisti da più di trenta Paesi. Sfilate, concerti e spettacoli tra le strade

Adesso, con la firma, è ufficiale: Bergamo ospiterà la sessantesima edizione dell’Europeade

Ieri (lunedì 6 ottobre) Bergamo ha compiuto un passo decisivo: nel palazzo della Provincia è stato firmato l’accordo d’intenti che porterà in città la sessantesima edizione dell’Europeade, il più grande festival europeo dedicato alle tradizioni popolari. Dal 22 al 26 luglio 2026, la nostra città diventerà davvero un palcoscenico internazionale, accogliendo oltre quattromila artisti provenienti da più di trenta Paesi.

La firma è arrivata grazie all’impegno del Ducato di Piazza Pontida, con il duca Mario Morotti come capofila del comitato organizzatore locale, e alla presenza del presidente del Comitato internazionale Europeade, Ruediger Hess. «L’Europeade non è solo un festival – ha detto Morotti –. Ma una celebrazione dell’identità culturale dei popoli d’Europa».

«Grazie Bergamo»

In piedi, il presidente Ruediger Hess

Tra i protagonisti della giornata, anche il professor Alberto Barzanò, che ha sostenuto la candidatura bergamasca: «Conoscere le tradizioni e le espressioni culturali che abitano l’Europa, significa costruire ponti tra le persone e superare le differenze. Solo attraverso la cultura possiamo davvero sentirci parte di un destino comune europeo». Lo stesso Hess ha voluto sottolineare l’entusiasmo con cui Bergamo ha accolto il progetto, invitando cittadini e visitatori a partecipare in tanti alla festa.

Gli altri interventi

Anche la Provincia, attraverso la voce di Gloria Cornolti, e la Diocesi, con il delegato monsignor Giulio Dellavite, hanno ribadito il valore dell’Europeade come incontro tra generazioni: «Sarà molto più di un momento di confronto. In un mondo così diviso, i giovani dimostrano che la diversità può essere una ricchezza».

Nel corso della conferenza stampa, sono intervenuti e hanno dichiarato il loro sostegno alla manifestazione anche il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Sergio Gandi, i consiglieri regionali Davide Casati e Michele ​Schiavi, e Fabrizio Cattaneo, segretario generale dell’organizzazione internazionale dedicata alla tutela e diffusione delle arti popolari nel mondo.

Sessant’anni di festival

Nato nel 1964 ad Anversa, il festival Europeade ha viaggiato per oltre sessant’anni di città in città, con l’obiettivo di valorizzare le tradizioni popolari europee e costruire un ponte culturale oltre i confini nazionali. Ogni edizione porta con sé sfilate, concerti, danze, cori e spettacoli tra le strade cittadine. Con la sua sessantesima edizione, Bergamo entrerà a pieno titolo in questa storia. Dopo di lei, il testimone passerà a Eupen in Belgio (2027), Perth in Scozia (2028) e Turku in Finlandia (2029).

La festa sarà aperta a tutti, in questi giorni è partito il lavoro del comitato organizzatore bergamasco che nei prossimi mesi definirà i dettagli dell’accoglienza e del programma. Per ora, maggiori informazioni e dettagli si possono trovare sul sito ufficiale del festival.