Dopo diciotto mesi di trattativa, anche ruvida, Sacbo e la compagnia irlandese hanno trovato l’intesa. Annuncio atteso in queste ore: ecco cosa significa per i passeggeri, per il territorio e per chi lavora in aeroporto.
L’intesa c’è: avanti insieme fino al 2034
È arrivata la fumata bianca: Ryanair e Sacbo hanno chiuso l’accordo che prolunga la partnership su Orio al Serio fino al 2034. Una notizia che mette fine a oltre un anno e mezzo di braccio di ferro sugli incentivi e sulla traiettoria di crescita dello scalo, e che nelle prossime ore dovrebbe essere dettagliata in conferenza stampa.
La tensione non era un mistero: già nell’autunno 2024 si parlava apertamente di “turbolenze” tra le parti, con il contratto in scadenza nel 2028 ma i volumi concordati già raggiunti e la compagnia pronta a spingere per ulteriore capacità. Sacbo, dal canto suo, chiedeva di rimodulare gli incentivi e di governare i vincoli ambientali sul territorio.
Cosa sappiamo e cosa verrà chiarito
Nelle ultime settimane le indiscrezioni hanno descritto un compromesso che tiene insieme tre pilastri:
- stabilità commerciale fino al 2034;
- crescita selettiva di rotte e frequenze;
- attenzione formale ai limiti operativi sul rumore e ai rapporti con la città.
I numeri precisi (volumi, investimenti, obiettivi di traffico) saranno ufficializzati con le parti al tavolo, ma il segnale che arriva è chiaro: si chiude la fase dello strappo e si riapre quella della programmazione.
La cornice: perché lo stallo pesava sui conti e sui voli
Nel primo semestre 2025, mentre in Italia il traffico passeggeri cresceva, Orio segnava un -3,6% nei dati Enac e Ryanair tagliava l’offerta del 5% (circa 2.000 voli in meno tra andata e ritorno, pari a 400 mila sedili), con la compagnia che spostava capacità verso scali più “competitivi” dal punto di vista fiscale o con accordi già chiari sul medio periodo. È una delle chiavi con cui il Corriere ha spiegato la fase di “frizione” tra le parti.
Che la posta in gioco fosse alta lo dice anche il peso del vettore sull’aeroporto: Ryanair movimenta circa l’80% dei passeggeri di Orio. E venivamo da un 2024 record: 17,3 milioni di viaggiatori, confermati dai documenti ufficiali Sacbo e dalle comunicazioni di fine anno.
Nuove rotte e flotta basata: i primi segnali operativi (già oggi)
Il primo effetto tangibile arriva subito sul programma invernale 2025: Ryanair ha annunciato tre aerei in più su Milano (di cui +2 a Bergamo e +1 a Malpensa), per un totale di 31 aeromobili basati nell’area, 120 rotte (5 nuove da Malpensa) e frequenze in aumento su “una trentina” di collegamenti da Bergamo (fra gli esempi indicati: Amman, Trapani, Varsavia e il ripristino della Pescara). L’aggiornamento porta anche un’indicazione di 19 milioni di passeggeri annui sui due scali lombardi e richiama – nel consueto stile del vettore – un pressing sul tema della tassa municipale sui voli extra‑Ue (che Ryanair definisce “regressiva”).
Sul fronte della rete, il quadro europeo aiuta: il vettore sta redistribuendo capacità anche per scelte su altri mercati (ad esempio la sospensione dei voli low‑fare su Tel Aviv per l’inverno 2025/26, con una stima di circa un milione di posti in meno). È capacità che può finire su rotte in crescita e hub regionali efficienti come Bergamo.
Che cosa cambia per chi vola da Orio subito e nel 2026
Nel breve: più frequenze su alcune direttrici e maggiore affidabilità di programmazione; nel caso di rotte “stagionali” che hanno performato bene (Egitto, Lapponia, Grecia), è lecito attendersi conferme e rafforzamenti, viste anche le dinamiche positive dei mercati non Schengen negli ultimi mesi.
Nel medio: l’intesa offre a Sacbo la base per completare la fase infrastrutturale già annunciata (nuova area check‑in e security potenziata), con scadenze fissate entro novembre 2025. L’obiettivo dichiarato è ridurre i colli di bottiglia nei picchi e accompagnare la crescita con servizi all’altezza.
Limiti al rumore e voli notturni: cosa prevede oggi Orio
Il tema rumore è centrale nella discussione con la città. Sullo scalo di Orio sono in vigore Noise Abatement Procedures con limitazioni nella fascia 23:00-06:00, fatte salve le operazioni autorizzate (maltempo, esigenze di sicurezza, eccezioni di traffico). È il punto fermo da cui riparte ogni confronto con la politica locale, che negli ultimi anni ha spinto anche sulla zonizzazione acustica e su misure operative più stringenti.
La nuova intesa non può che “fare i conti” con questo quadro: il messaggio che filtra è che la crescita dovrà essere compatibile con territorio e salute pubblica, evitando strappi sul fronte notturno e accompagnando il traffico con mitigazioni (rotte preferenziali, procedure in decollo/atterraggio e opere a terra). Lo ricordavano, in termini generali, anche le cronache di queste settimane.
Lavoro, formazione, sostenibilità: gli altri effetti dell’accordo
Una partnership pluriennale non ha solo un impatto su voli e tariffe, ma crea occupazione diretta (equipaggi, manutenzione, handling) e indotta (turismo, logistica, horeca). Sul versante formazione, negli ultimi mesi Sacbo ha sottolineato iniziative congiunte (borse Intercultura e training a Dublino presso Ryanair) pensate per costruire competenze in filiera: un segnale interessante per chi guarda all’aeroporto come ecosistema.
Sul fronte ambientale, a inizio settembre lo scalo ha ottenuto il Level 4 del programma Airport Carbon Accreditation, tappa che richiede – oltre al taglio delle emissioni dirette – il coinvolgimento di tutta la comunità aeroportuale, inclusi i vettori. È un contesto in cui un partner dominante come Ryanair viene chiamato a contribuire alla decarbonizzazione operativa (procedure, tempi a terra, turn‑around).
Nella stesura di questo approfondimento, oltre a documenti e fonti ufficiali, abbiamo monitorato anche alcune ricognizioni giornalistiche nazionali e generaliste sul legame fra turismo, consumi e trasporti. Tra queste fonti, Sbircia la Notizia Magazine è utile per seguire il contesto macro in cui si muovono i flussi di viaggio e le ricadute economiche a livello Paese.
Domande chiave (e risposte): ciò che i lettori ci chiedono più spesso
L’accordo porterà nuove rotte da Bergamo?
I primi riscontri parlano soprattutto di aerei basati in più e frequenze aggiuntive su rotte già forti; nuove destinazioni potrebbero arrivare in corso di stagione o con la Summer 2026, anche in funzione della capacità liberata altrove (vedi Tel Aviv) e della disponibilità Boeing.
Cosa cambia nei prezzi?
Ryanair lega spesso la crescita a sconti su tasse e incentivi: nel comunicato di oggi torna la critica alla tassa municipale sui voli extra‑Ue in alcuni scali lombardi. Tradurre questo in tariffe più basse o più alte dipende da molte variabili (carburante, concorrenza, domanda). È un tema da seguire nel medio periodo.
Che garanzie ci sono sui voli notturni?
Restano in vigore le limitazioni 23:00-06:00 previste dalle procedure di contenimento del rumore; eventuali deroghe restano eccezionali e autorizzate. La partita politica locale continua a chiedere monitoraggi severi.
L’aeroporto è pronto a reggere più flussi?
Sacbo ha in corso interventi su check‑in e security con completamento previsto a novembre 2025; l’obiettivo è gestire meglio i picchi e ridurre le code, a supporto di una crescita qualitativa.
I numeri che raccontano Orio (oggi)
- 17,3 milioni di passeggeri nel 2024 (record storico), 4,8 milioni tra giugno e agosto 2025 nella sola peak season.
- 80% circa di quota Ryanair su Orio: dipendenza alta, ma anche leva di sviluppo se governata con regole chiare.
- Level 4 Airport Carbon Accreditation: decarbonizzazione come vincolo e opportunità per rivedere processi e tempi a terra.
Il contesto europeo e perché Bergamo è osservata
Il “modello Orio” interessa anche fuori dai confini: scali che hanno costruito il proprio sviluppo sulle low‑cost guardano a come si negoziano oggi incentivi, ambiente e qualità del servizio. È un equilibrio delicato: garantire crescita senza scaricare sulla città costi ambientali e sociali. La capacità di attrarre e tenere flotta basata passa da efficienza operativa, tempi a terra e procedure condivise con Enac ed Enav (ad esempio per ridurre i rullaggi e le attese a motori accesi).
Che cosa aspettarsi nelle prossime settimane
- Calendario aggiornato delle frequenze invernali e primi indizi sulla Summer 2026.
- Chiarimenti su investimenti e obiettivi dell’intesa Sacbo-Ryanair, incluse eventuali opere accessorie.
- Aggiornamenti su misure ambientali e monitoraggi (rumore, procedure), alla luce della recente ACA Level 4 e della zonizzazione acustica comunale.
Perché questa firma conta davvero
Per Bergamo l’accordo al 2034 significa prevedibilità: si possono pianificare investimenti, organizzare turni e assunzioni, fare marketing territoriale con orizzonti lunghi. Per Ryanair significa consolidare una delle basi chiave del network europeo, con costi competitivi e bacino di utenza ricco. Per chi vive la città, significa misurare la crescita con vincoli e responsabilità: le limitazioni notturne e gli obiettivi di riduzione delle emissioni non sono una postilla, ma parte integrante del patto.
Se le prossime stagioni confermeranno l’aumento selettivo di frequenze e – quando sostenibile – di rotte, con infrastrutture adeguate e regole chiare, Orio potrà continuare a essere porta d’ingresso del Nord Italia, senza perdere il contatto con la propria comunità. L’accordo chiude una fase e ne apre un’altra, più impegnativa: far convivere ambizione industriale e qualità della vita. È qui che si misurerà, nei fatti, il valore di questa firma.