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Area di sosta temporanea del Seminario per moto e scooter, bilancio positivo: tutto esaurito

Collaborazione di successo tra Comune, Seminario e volontari. Una sperimentazione estiva dell'area in via Tre Armi, gratuita nei weekend

Area di sosta temporanea del Seminario per moto e scooter, bilancio positivo: tutto esaurito

Quasi mille motocicli in 12 serate. Sono questi i numeri della sperimentazione dell’area di sosta temporanea per moto e scooter allestita quest’estate nel cortile del Seminario, in via Tre Armi 2.

L’iniziativa

Il progetto, promosso dal Comune di Bergamo, ha messo a disposizione 120 posti gratuiti nelle serate di venerdì e sabato, dalle 19.30 alle 23.30, tra agosto e metà settembre. L’obiettivo era offrire un’alternativa ai parcheggi irregolari che spesso si registrano in Città Alta, dove gli spazi per le due ruote sono limitati, soprattutto nelle ore serali quando aumenta l’affluenza di giovani e visitatori.

L’area è stata concessa gratuitamente dal rettore del Seminario Vescovile, don Gustavo Bergamelli. La gestione pratica è stata affidata ai volontari dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo di Bergamo, coordinati dal vicepresidente Michele Taddei, che hanno curato la sorveglianza in entrata e uscita, rimanendo sul posto fino a mezz’ora dopo la chiusura.

L’avvio è stato graduale. Nelle prime serate i motociclisti che hanno utilizzato il parcheggio sono stati pochi, ma progressivamente i numeri sono cresciuti. A favorire l’aumento dell’affluenza ha contribuito anche la presenza di un volontario a Colle Aperto, che indirizzava i motociclisti verso l’area di sosta.

Le reazioni

«Il bilancio di questa sperimentazione è decisamente positivo: è la prova che interventi mirati e condivisi possono migliorare la vivibilità di Città Alta anche nei momenti di maggiore affluenza», ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni, ringraziando il Seminario e i volontari per «un esempio concreto di collaborazione tra istituzioni e comunità».

Il comandante della polizia locale Monica Porta ha sottolineato l’efficacia dell’«approccio pragmatico ai problemi urbani» e la capacità di «ridurre i fenomeni di sosta irregolare» attraverso «soluzioni semplici ma ben organizzate».

«Non è stato semplice garantire il servizio, ma i risultati ci hanno dato ragione: più ordine, più sicurezza e un parcheggio moto finalmente fruibile in Città Alta», ha commentato il presidente della sezione bergamasca dell’Associazione nazionale carabinieri, Roberto Frambrosi.