dal 12 al 14 novembre

Torna il Made Film Festival 2025: l’anima produttiva di Bergamo tra cinema, cultura e innovazione

La terza edizione della rassegna della Camera di Commercio: 21 film in gara, talk con grandi marchi e esperimento di cinema d'impresa dal vivo

Torna il Made Film Festival 2025: l’anima produttiva di Bergamo tra cinema, cultura e innovazione

Come si racconta un’azienda, senza fare pubblicità? Come si trasforma una fabbrica in una storia che valga la pena vedere al cinema? Sono domande che il Made Film Festival si pone da tre anni e che quest’anno prova a rispondere in un modo inedito: ospitando per mesi un giovane regista dentro un’azienda tessile per vedere cosa succede quando la cinepresa entra in produzione.

La terza edizione del festival, presentata oggi (mercoledì 8 ottobre) allo Schermo Bianco di Daste – l’ex centrale elettrica a Bergamo, che un tempo alimentava proprio il cotonificio Albini – si terrà dal 12 al 14 novembre e conferma la vocazione della rassegna: usare il cinema come lente per leggere il mondo dell’impresa. Non solo bilanci e prodotti, ma persone, memoria, comunità.

Un festival che fa da ponte

«Made ha saputo trasformare il linguaggio del cinema in una lente preziosa attraverso cui leggere il mondo produttivo: non solo fabbriche e aziende, ma anche persone, memoria e comunità» ha detto la sindaca Elena Carnevali in apertura di conferenza stampa.

Per Carnevali, il festival «dimostra come il cinema sia oggi un linguaggio affascinante e potente, capace di raccontare l’impresa in tutte le sue sfaccettature» e rappresenta «un’occasione preziosa per le imprese stesse, che qui trovano uno spazio di confronto con esperti e case di produzione».

«Con Made abbiamo scelto di dare voce a un patrimonio che appartiene a tutto il nostro tessuto economico: il saper fare, il lavoro, la capacità di innovare e di rinnovarsi – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Giovanni Zambonelli -. Ormai è diventato nel tempo un punto di riferimento per chi vuole comprendere l’anima imprenditoriale del nostro territorio, oltre che un laboratorio di idee in cui tradizione e innovazione dialogano».

Quattro anime, un unico sguardo

Il programma 2025, presentato dalla direttrice del comitato scientifico Giorgia Goi, si articola in quattro sezioni: Made Competition, Made Young, Made Talks e Made In.

Al centro c’è la competizione ufficiale: 21 film selezionati tra un centinaio di corporate movies italiani e internazionali, in gara per il Premio Made Film Festival assegnato dalla giuria presieduta da Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa. Ci sono anche il Premio Speciale Futura, dedicato alla sostenibilità, e il Premio Giovani, votato dagli studenti delle scuole e dell’Università di Bergamo.

La giornata inaugurale ospiterà Made Young, un talk pensato per avvicinare gli studenti alla cultura d’impresa attraverso il cinema.

«Made non è soltanto un racconto del presente delle nostre imprese, ma anche un investimento sul loro futuro», ha detto Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio. «Con Made Young abbiamo voluto creare un ponte generazionale che avvicini i giovani alla cultura d’impresa e al valore della comunicazione».

Quando il regista entra in fabbrica

Uno dei momenti più attesi sarà la presentazione di Made In, progetto nato dalla residenza artistica del giovane regista Giulio Pettenò presso Albini Group. Non un video promozionale, ma un vero esperimento: cosa succede quando dai a un artista le chiavi di un’azienda e lo lasci raccontare quello che vede?

«Albini è da sempre un luogo in cui tradizione e innovazione convivono, guidate da una costante ricerca della bellezza e della qualità – ha dichiarato il presidente Stefano Albini -. Aprire le porte della nostra azienda a un giovane regista significa condividere il nostro mondo con chi può raccontarlo in modo nuovo».

La scelta del luogo – Daste, ex centrale che alimentava il cotonificio Albini – non è casuale: è il simbolo perfetto della continuità tra memoria produttiva e innovazione culturale che il festival vuole celebrare.

I grandi marchi si raccontano

Ampio spazio sarà dedicato ai Made Talks, curati da Storyfactory, con la partecipazione di ospiti come Michele Laterza (Mutti), Alessandra Bianco (Lavazza) e Alessandro De Masi (Ministero degli Affari Esteri).

«Con i Made Talks portiamo al Festival uno spazio di confronto che restituisce centralità al corporate movie come strumento strategico e culturale per le imprese e i territori», ha spiegato Emanuela Presciani, strategic alliance manager di Storyfactory.

Per l’assessore alla Cultura Sergio Gandi, il festival è «un ponte capace di connettere la tradizione imprenditoriale con i linguaggi artistici contemporanei, dove cultura e impresa si intrecciano e si specchiano, potenziandosi a vicenda».

Partner e collaborazioni

Tra i partner principali: Fondazione Dalmine, Fondazione Legler, Gamec, Fondazione Bergamo nella Storia e Intesa Sanpaolo, sponsor dell’edizione. Il direttore regionale Daniele Pastore ha rimarcato come Made rappresenti «una manifestazione che sa coniugare creatività, impresa e cultura in un territorio ricco di eccellenze».

Il festival si chiuderà il 14 novembre con la cerimonia di premiazione e un’anteprima speciale dedicata al connubio tra arte e impresa. Per il programma completo è possibile visitare il sito www.madefilmfestival.it.