serve una soluzione

La Ztl di Valverde è un problema per gli studenti: si lavora per anticipare l’apertura pomeridiana

Il Comune valuta di spostare l'accesso alle 15.45. Calo di iscrizione nelle scuole del centro storico, i genitori chiedono un servizio navetta

La Ztl di Valverde è un problema per gli studenti: si lavora per anticipare l’apertura pomeridiana

Il destino delle scuole di Città Alta passa anche dalla viabilità. Palazzo Frizzoni sta lavorando a una revisione degli orari della Ztl Valverde, entrata in funzione lo scorso settembre, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che hanno scelto di iscrivere i propri figli negli istituti del borgo, pur vivendo in altre zone della città.

Quindici minuti che farebbero la differenza

La proposta sul tavolo dell’assessore alla Mobilità Marco Berlanda prevede di spostare in avanti di un quarto d’ora l’apertura pomeridiana della zona a traffico limitato. Attualmente il varco di Porta San Lorenzo resta chiuso tutto il giorno, con due sole eccezioni nei giorni feriali: la mattina tra le 7 e le 9.30, il pomeriggio dalle 16 alle 19.30. L’ipotesi è far scattare l’accesso già alle 15.45.

Berlanda ha confermato l’orientamento favorevole dell’amministrazione: «Stiamo esaminando questa e altre richieste analoghe. Come assessorato siamo propensi ad accogliere la modifica».

La richiesta dei genitori

Dietro la richiesta c’è un gruppo di famiglie che ogni giorno affrontano il problema del recupero dei figli. Tra queste, Fabiana Carrara che da Valtesse accompagna le sue due bambine, una all’infanzia e l’altra alla primaria. Gli orari di uscita si concentrano nel quarto d’ora cruciale tra le 16 e le 16.15, quando l’accesso alla Ztl è ancora precluso.

«Poter entrare da Porta San Lorenzo già alle 15.45 significherebbe evitare di attraversare tutto il centro città» ha spiegato la donna al Corriere di Bergamo. Insieme ad altri genitori e alla dirigenza scolastica stanno cercando soluzioni per rendere più appetibili le scuole del borgo.

Spunta l’ipotesi navetta

Ma l’anticipo dell’orario potrebbe non bastare. Le famiglie stanno ragionando su un servizio più strutturato: un pulmino che colleghi Città Alta con le zone limitrofe, raccogliendo i bambini in un paio di punti strategici come viale Vittorio Emanuele e Valverde, senza moltiplicare le fermate.

«Saremmo disponibili a partecipare economicamente al servizio, insieme al Comune», precisa Carrara. L’assessora ai Servizi educativi Marzia Marchesi ha confermato l’interlocuzione aperta con le famiglie: «Ci confronteremo internamente e con la dirigente scolastica. Una risposta sulla fattibilità arriverà entro fine anno. Se il progetto dovesse andare avanti, certamente prevederemo una compartecipazione delle famiglie».

Tre scuole in calo di iscrizioni

Le preoccupazioni dei genitori trovano riscontro nei dati sulle iscrizioni. Nell’ultimo anno scolastico, la scuola dell’infanzia San Vigilio ha registrato un calo da 24 a 18 alunni. Alla primaria Ghisleni il passaggio è stato da 169 a 150 bambini. Le medie Tasso hanno tenuto sostanzialmente, scivolando di una sola unità da 105 a 104 studenti.

Numeri che fotografano le iscrizioni di marzo e potrebbero variare durante l’anno per movimenti in entrata o uscita, ma che comunque disegnano una tendenza preoccupante per la tenuta delle classi.

L’assessora Marchesi ridimensiona l’allarme, inquadrando il fenomeno in un contesto più ampio: «Il calo non riguarda solo l’Istituto comprensivo Donadoni in Città Alta, ma coinvolge diverse scuole bergamasche. Le cause sono molteplici, a partire dal tema demografico». E conclude: «L’attenzione per le scuole, i quartieri e i bambini della città resta al centro delle scelte di questa amministrazione».

Intanto, le famiglie che hanno scelto il borgo storico per i loro figli sperano che le modifiche alla viabilità e un eventuale servizio di trasporto possano invertire la rotta e ridare attrattività a scuole «davvero belle, ma poco frequentate», come le definisce Carrara.