Casi in aumento

La povertà che uccide: sette senzatetto morti in soli due mesi a Bergamo. E arriva il freddo

Dati allarmanti sull’impoverimento: lanciata la campagna “Riscaldiamo l’inverno” anche per le famiglie che non riescono a pagare la bolletta. Quattro realtà del mondo cattolico unite

La povertà che uccide: sette senzatetto morti in soli due mesi a Bergamo. E arriva il freddo

L’hanno trovato morto nel pomeriggio di domenica 5 ottobre. Verso le 16, al Parco della Trucca di Bergamo. Il corpo senza vita rannicchiato accanto a una panchina, non molto distante dal bosco della Memoria. Quando l’hanno visto esanime, i passanti hanno subito lanciato l’allarme. Sono arrivati i soccorritori del 118. Ma per quell’uomo, ormai, non c’era più nulla da fare.

C’è voluto ben poco alla polizia di Stato per arrivare alla sua identità. Si chiamava Edwin Bernal Peña. Quarantotto anni. Sudamericano della Bolivia. Era un senzatetto. Conosciuto dalle associazioni caritatevoli per problemi economici e marginalità sociale.

Alle spalle, una vita difficile. Per un qualche tempo aveva abitato con la famiglia al Villaggio degli Sposi. Aveva fatto anche lavori saltuari come operaio edile. Poi è stato risucchiato nel baratro cercando di sopravvivere con l’aiuto devastante dell’alcol. Peña era conosciuto dai volontari del Nuovo albergo popolare della Fondazione Opera Bonomelli della Malpensata. Aveva cercato aiuto per i suoi problemi anche al Serd e ogni tanto si rivolgeva alla Caritas. Secondo i primi rilievi sarebbe morto per un malore. Il magistrato di turno sta valutando se disporre l’autopsia.

Mai così tanti

Certo è che si tratta del settimo senzatetto deceduto nel giro di due mesi. Mesi d’estate, beninteso. E il secondo nel giro di tre settimane dopo l’indiano Dadrah Manjinder, trovato senza vita sotto il porticato della chiesa di San Marco, nel pieno centro di Bergamo, posto subito occupato da altri emarginati. Una tragica contabilità, ben superiore alla media, ancor prima che arrivi l’inverno.

Dati che destano sconcerto. Evidenziati il 3 ottobre scorso dal direttore della Caritas don Roberto Trussardi alla presentazione del nuovo protocollo d’intesa tra la Caritas stessa, Acli, Fondazione Diakonia e Società San Vincenzo De Paoli. Quattro realtà del mondo cattolico insieme. In un luogo simbolo della città: la galleria Fanzago (…)

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