In Bergamasca, gli infortuni sul lavoro nel complesso sono calati, ma sono aumentati invece quelli mortali: nella nostra provincia, infatti, da gennaio ad agosto di quest’anno si sono registrati 8.089 incidenti, mentre nel 2024 nello stesso periodo erano stati 8.451, con un calo quindi del -4,3 per cento. Tuttavia, quelli con esito fatale l’anno scorso sono stati 15, quelli del 2025 invece 17.
La conferenza a Osio Sotto
I dati arrivano dalla conferenza, tenutasi ieri (domenica 12 ottobre) a Osio Sotto, al centro sociale Barbisotti, di Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) in occasione del 75° anniversario dalla sua fondazione. Presenti il sindaco Corrado Quarti, l’assessore alle Pari opportunità di Osio Sopra Fulvia Martinelli e quello alla Mobilità di Bergamo Marco Berlanda.
Oltre ai consiglieri regionali Ivan Rota, Davide Casati e Giovanni Malanchini, la deputata della Lega Rebecca Frassini, la senatrice Daisy Pirovano, i rappresentanti dell’associazione ed i dirigenti dell’Inail provinciale.
Calano i casi totali, aumentano quelli mortali
Il presidente di Anmil territoriale, Giampaolo Maccarini, come riportato da L’Eco di Bergamo, sulla base di questi numeri ha ritenuto inefficaci i provvedimenti presi fino ad ora. Inoltre, ha richiamato l’attenzione sulla necessità fondamentale di far rispettare la normativa attuale sulla sicurezza.
Come poi specificato dal presidente di Inail Bergamo, Vittorio Tripi, sono aumentate del 29 per cento le denunce di infortuni sul lavoro mentre si è in strada, che interessano quindi principalmente chi si occupa di trasporti o fa il corriere. In aggiunta, sono cresciute del 27 per cento quelle per incidenti in itinere, cioè mentre ci si reca sul luogo dove si svolge la propria professione. Molti dei casi mortali registrati quest’anno sono avvenuti proprio nel corso di una di queste dinamiche, ovvero quando il dipendente era in consegna oppure si stava recando al lavoro (per questi ultimi, l’onorevole Frassini ha annunciato un decreto del Ministro del Lavoro Elvira Calderone, per favorire la formazione dei lavoratori sulla sicurezza).
Diagnosticate più malattie professionali
Sono incrementate anche le denunce di malattie professionali, dalle 630 di gennaio-agosto 2024 alle 696 del 2025, con un +10,5 per cento. Di quelle attuali, il 75 per cento sono malattie muscolo-scheletriche. L’aumento dei casi, come chiarito nel corso dell’incontro, è però dovuto anche alla maggiore attenzione da parte delle cliniche specializzate nell’effettuare le diagnosi.