Femminicidio

Chi era Pamela Genini, la 29enne bergamasca uccisa a coltellate dal compagno a Milano

È stata ripetutamente colpita sul terrazzino di casa. Secondo quanto ricostruito, aveva deciso di lasciare il fidanzato. Era nativa di Strozza, in Valle Imagna

Chi era Pamela Genini, la 29enne bergamasca uccisa a coltellate dal compagno a Milano

Era nata 29 anni fa in Valle Imagna, originaria di Val Brembilla e poi trasferitasi con la famiglia a Strozza, Pamela Genini, l’ennesima vittima di un femminicidio in Italia. Solo l’ultima, in ordine temporale, di una strage senza fine. È stata ripetutamente accoltellata ieri sera alle 22 sotto gli occhi dei vicini, sul terrazzino della casa in cui viveva, in via Iglesias a Milano (quartiere Gorla), dal compagno Gianluca Soncin, 52 anni, originario di Biella, che ha poi tentato il suicidio senza successo e si trova ora piantonato all’ospedale Niguarda.

Chi era

Modella e imprenditrice, Pamela viaggiava per il mondo, tra Montecarlo, Milano e Dubai. Tornava di tanto in tanto nella sua valle: pare andasse da una parrucchiera a Ponte Giurino, frazione di Berbenno e Bedulita. Aveva creato una linea di bikini made in Italy, “Ep SheLux”, insieme all’amica Elisa Bortolotti. «Lei era una persona molto carina e perbene – ha raccontato una vicina di casa -. L’ho vista l’ultima volta martedì pomeriggio. Saranno state le 16. Scendeva per le scale con il cane».

Nel 2015 aveva partecipato alla terza puntata del reality “L’isola di Adamo ed Eva Italia”, condotto dall’ex parlamentare Vladimir Luxuria e in onda su Deejay Tv.

Il movente

Pare che Pamela avesse deciso di lasciare il fidanzato, di 23 anni più grande. Lui però, non l’aveva accettato. «Era violento. Non era la prima volta che li sentivamo litigare», hanno raccontato i vicini. Stavano insieme da un anno, ma la coppia stava vivendo un periodo di crisi. E sembra che l’estate scorsa, durante una vacanza all’Elba, lei avesse deciso di andarsene dopo che lui aveva minacciato di ucciderle il cane. Ma contro l’uomo (che avrebbe un precedente per truffa) non risultano denunce.

I soccorsi

A chiamare il 112 sono stati i vicini di casa, allarmati per le urla provenienti dall’appartamento del civico 33. Sul posto sono intervenute le volanti della Questura e i sanitari del 118, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.