Forse è la volta buona: sono stati arrestati alle prime luci dell’alba di oggi (giovedì 16 ottobre) sei soggetti, ritenuti responsabili di numerosi colpi a bancomat nei territori di Sondrio, Brescia, Monza Brianza e, infine, anche Bergamo.
L’operazione, come riportato da PrimaLaValtellina, ha coinvolto le province di Brescia, Asti, Lodi e Milano e potrebbe finalmente portare all’imputazione dei responsabili delle azioni che, da gennaio di quest’anno, avevano preso di mira diversi sportelli e istituti di credito in Bergamasca.
Forse responsabili dei colpi in provincia
I colpi erano diventati talmente frequenti, tutti con lo stesso modus operandi – il cosiddetto metodo della “marmotta” -, da far pensare che dietro ci fosse la stessa banda, con una mente che progettava i reati, perfezionandoli di volta in volta.
Tant’è che, a un certo punto, ci si era accorti che la quantità di polvere da sparo utilizzata per ottenere la detonazione era stata aggiustata, proprio per evitare che nello scoppio le banconote venissero danneggiate.
Accusati di associazione a delinquere
Delle persone finite in manette, dopo l’esecuzione da parte dei carabinieri delle ordinanze di custodia cautelare, cinque sono in carcere e una si trova invece ai domiciliari. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti.
L’operazione di questa mattina, tutt’ora in corso, ha visto impiegati oltre cinquanta militari dei comandi provinciali dei comuni interessati, insieme alle unità cinofile di Orio al Serio e della Compagnia CC A. M. di Milano, oltre al II Nucleo elicotteri ancora di Orio e una squadra di Aliquota di primo intervento, in forza al Comando di Brescia.