È arrivato il momento che militanti e sindaci meloniani attendevano da tanto tempo. Dopo dieci anni in minoranza, Fratelli d’Italia – primo partito in Bergamasca – punta a governare la Provincia insieme agli alleati di Lega e Forza Italia. I tre partiti correranno uniti alle prossime elezioni in via Tasso e oltre. L’accordo è stato sancito la settimana scorsa a Roma. Il segretario provinciale Andrea Tremaglia, che è anche vicecoordinatore regionale e parlamentare di FdI, non nasconde la soddisfazione.
Tremaglia, il centrodestra andrà unito in Provincia. Come siete arrivati alla decisione?
«Semplicemente ragionando. Da parte nostra, onestamente, c’eravamo arrivati già da un po’. L’attuale maggioranza in Provincia ci risultava piuttosto inspiegabile dal punto di vista politico. Anche perché i numeri erano e sono dalla nostra parte. Ancor di più dopo l’ultima tornata e la vittoria a Romano di Lombardia, importante sul piatto provinciale. Che il centrodestra vada unito ci sembra la cosa più logica».
Quanto ha influito la vicenda Caravaggio?
«A dire il vero i colloqui per un centrodestra unito erano cominciati prima. Poi è arrivata questa coincidenza temporale, col Pd che rompe a Caravaggio qualche ora prima della cena che a Roma sancisce l’unione del centrodestra. Quella cena peraltro era fissata da tempo. E Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si erano già confrontati. Credo che la coincidenza sia più significativa, politicamente, per il centrosinistra».
Si aspettava un simile “regalo” da parte del Pd?
«Lungi da me entrare nelle dinamiche di altri partiti. Però, parafrasando, ad avversario che sbaglia ponti d’oro» (ride, ndr).
L’accordo per il centrodestra unito, di preciso, cosa riguarda?
«L’accordo che abbiamo fatto è valido per la Provincia ma anche per tutti gli altri Comuni che andranno al voto alle prossime Amministrative. Ci presenteremo uniti non solo Treviglio, ma anche Caravaggio, Cologno e Urgnano, che sono Comuni importanti. Con gli alleati non applicheremo il manuale Cencelli, ma convergeremo sul candidato che riterremmo migliore in ciascun Comune, indipendentemente dalle appartenenze di partito. Sceglieremo in base a proposta politica, consenso e credibilità. Per noi l’importante è che vinca il centrodestra».
A Treviglio, per esempio, il sindaco è della Lega. Resterà al Carroccio?
«È prematuro avanzare ipotesi o nomi. Analizzeremo ogni situazione con attenzione, convinti che il centrodestra abbia candidati validi in ogni Comune. Questo metodo di condivisione di obbiettivi, linea e strategie, in passato ha funzionato: tranne a Bergamo città, abbiamo vinto in tutti i Comuni sopra i quindicimila abitanti».
Userete lo stesso metodo per la presidenza della Provincia?
«Come Fratelli d’Italia, è evidente, auspicheremmo un presidente nostro, perché sarebbe un netto segno di discontinuità rispetto all’attuale amministrazione che ci ha visti star fuori dalla maggioranza. Tuttavia (…)