Palati fini

Appuntamento con i grandi formaggi: nel fine settimana torna a Bergamo la tre giorni di “Forme”

Presentata la decima edizione (speciale) della manifestazione. Si terrà dal 24 al 26 ottobre in tre diverse location: Città Alta, Sentierone e Fiera. Fra convegni e degustazioni

Appuntamento con i grandi formaggi: nel fine settimana torna a Bergamo la tre giorni di “Forme”

Era partita nel 2004 con la Fiera di San Matteo a Branzi. Poi, dal 2015, la prima edizione vera e propria. “Forme”, la manifestazione di cultura e promozione del formaggio ideata fondata e promossa da Francesco Maroni, negli anni è diventata un vero punto di riferimento del settore lattiero caseario nazionale e internazionale, tanto da essere paragonata al prestigioso salone del formaggio di Parigi.

La decima edizione, denominata “Dietro le Forme delle Cheese Valleys”, sarà speciale. È stata presentata questa mattina (20 ottobre) alla Camera di commercio di Bergamo. Si terrà nel fine settimana, dal 24 al 26 ottobre, in tre location diverse: Città Alta, Sentierone e Fiera di via Lunga. Quest’anno le collaborazioni sono state allargate anche alle Camere di commercio di Sondrio, Brescia, Lecco e Como andando ben oltre i confini provinciali e trasformando Forme in un aggregatore di cultura, tradizione, valori economici, imprenditoriali e industriali e persino offerta turistica.

«È un’opportunità in più che vogliamo dare a un territorio, quello montano, che aveva lasciato un po’ sopire le sue origini» ha detto Maroni, spiegando la filosofia che sta alla base di “Forme”. Che «non è un evento ma un sistema di produzione, che ha l’obbiettivo di far crescere le aziende, specie quelle di montagna, e accompagnarle verso i mercati nazionali e internazionali».

Nel tempo la manifestazione ha trovato successo crescente. In primo luogo perché ha aumentato la percezione nell’opinione pubblica del valore dei formaggi italiani. Non solo: ha consentito ai produttori, al mondo associativo e alle istituzione di fare sistema. In più, la manifestazione ha avuto un ruolo promozionale per il territorio, migliorando la conoscenza dei prodotti e soprattutto dei luoghi da cui nascono.

La presentazione della nuova edizione di Forme. Al centro, il fondatore Francesco Maroni

«C’è un particolare che mi ha fatto particolarmente piacere – ha continuato Maroni -: in un recente convegno è emerso che in Bergamasca il trend delle imprese giovani nel settore dell’agricoltura crescono di più rispetto alle altre province, e mi piace pensare che un po’ sia merito anche nostro». Il ricambio generazionale sarà un passaggio fondamentale delle nostre imprese che stanno diventando sempre più imprenditoriali, a tutto tondo.

“Forme”, dal canto suo, è diventato nel tempo un marchio riconosciuto e stimato, facendo da traino al settore enogastronomico e ridando vita a luoghi che tendevano all’abbandono. Era quello che serviva alla nostra provincia che, oltre ad avere una tradizione storica, detiene anche il primato europeo dei formaggi a denominazione d’origine protetta. Sono nove i dop orobici. In rigoroso ordine alfabetico: Bitto, Formai de Mut, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, Strachitunt e Taleggio. Insieme agli altri cinque dop regionali generano un valore economico di 1,4 miliardi di euro e con gli altri formaggi italiani un consumo superiore agli 8 miliardi di euro l’anno.

Secondo i dati forniti dalla Camera di commercio e da Forme, solo in Bergamasca sono circa 300 le aziende agricole legate alla produzione di latte per la filiera dei formaggi. Mentre gli stabilimenti di trasformazione e i caseifici arrivano a 220, fra grandi e piccoli.

Quest’anno il decimo anniversario della manifestazione si terrà sui tre giorni, aperti agli operatori del settore e ai convegni, ma anche e soprattutto al pubblico con le degustazioni. Il venerdì oltre alla cerimonia di inaugurazione, in Piazza Vecchia un mercato coperto dedicato alle produzione casearia artigianale, mentre al Circolino il mercato e food court dei dell’enogastronomia delle valli orobiche.

Il sabato, sul Sentierone, il mercato e food court – il cosiddetto Cheese Park – delle città creative per la gastronomia, con prodotti bergamaschi ma anche di Alba e Parma. Mentre in Città Alta proseguiranno i mercati dedicati alle produzioni artigianali della Cheese Valleys. Continueranno anche domenica, con prodotti e degustazioni. Infine, sempre domenica, al centro congressi della Fiera di Bergamo la finale di Italian Cheese Awards che vede in gara 34 prodotti d’eccellenza selezionati dalla giuria fra 1400 partecipanti.