Il progetto

Al posto delle torri abbattute nel 2019 a Zingonia potrebbe sorgere una scuola professionale

La proposta di un istituto per formare la futura manodopera industriale, costerà 4,5 milioni. Terreni all'asta entro primavera

Al posto delle torri abbattute nel 2019 a Zingonia potrebbe sorgere una scuola professionale

Una scuola professionale, per formare la futura manodopera specializzata per la zona industriale di Zingonia.

Dopo il loro abbattimento e gli anni d’incertezza rispetto a quale sarebbe stato il destino di quei terreni, come riportato da PrimaTreviglio la Provincia sembra finalmente aver capito cosa potrebbe sorgere al posto delle torri Anna e Athena. Ovvero, le palazzine di Ciserano tirate giù anni fa, quando si decise di riqualificare l’area, soggetta a problemi di degrado e criminalità.

Il progetto di via Tasso

La novità è stata annunciata durante l’incontro che si è svolto nei giorni scorsi in via Tasso, con la presentazione di un progetto di massima per la realizzazione di un edificio scolastico, con dieci aule ed i laboratori.

Al tavolo con il promotore dell’iniziativa, il vicepresidente della Provincia, Umberto Valois, c’erano anche la sindaca, Caterina Vitali, l’assessore regionale all’Istruzione Simona Tironi, la responsabile dell’area Istruzione di Confindustria, Sara Pavesi, e il dirigente scolastico dell’Istituto Marconi di Dalmine, Maurizio Chiappa. La nuova scuola, infatti, potrebbe ospitare una succursale del Marconi, per rispondere alla sempre maggiore richiesta di lavoratori con abilità specifiche da parte del tessuto produttivo di Zingonia.

 

Area all’asta entro la primavera

Il costo dell’opera si aggirerebbe attorno ai quattro milioni e mezzo di euro, di cui un milione e 350mila euro già impegnati dalla Provincia lo scorso maggio.
Resta da risolvere il nodo dell’area, che Aler dovrebbe riuscire a rimettere all’asta al più tardi nella prossima primavera, in due lotti distinti. La realizzazione di una scuola superiore alle ex torri, comunque, non solo offrirebbe nuovi sbocchi formativi e professionali agli studenti, favorendo sinergie importanti con il comparto industriale, ma darebbe nuovo slancio alla zona, rimasta ferma dall’abbattimento delle torri nel 2019.

«Sarebbe un’occasione di crescita e di riscatto che risponde pienamente alla richiesta delle aziende» ha sottolineato Vitali. La palla ora passerà al collegio di vigilanza, la sede nella quale – come ha puntualizzato l’assessore regionale all’Housing, Paolo Franco – si potranno prendere decisioni condivise.