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Ancora polemiche per i festoni dorati al cimitero di Bergamo. Le opposizioni: «Chi paga? La struttura è stata danneggiata?»

Il centrodestra interroga l'Amministrazione: dubbi sul materiale utilizzato, sulle autorizzazioni e sui sistemi di ancoraggio alle pietre

Ancora polemiche per i festoni dorati al cimitero di Bergamo. Le opposizioni: «Chi paga? La struttura è stata danneggiata?»

Da qualche giorno, sulla facciata del cimitero Monumentale di Bergamo brillano dei festoni dorati: un’installazione artistica parte del progetto Contemporary Locus 17 dal titolo La città nella città, curato da Paola Tognon con gli artisti Antonello Ghezzi e Daniel González.

L’idea, hanno spiegato gli autori, è quella di aprire nuovi sguardi tra terra e cielo. L’effetto, invece, è stato quello di aprire una grande polemica, ora sfociata in dibattito politico.

L’interrogazione

L’installazione, a dire il vero, non è stata ancora inaugurata – avverrà oggi, martedì 28 ottobre, alle 18.30 -, ma a Palazzo Frizzoni è stata depositata ieri (lunedì 27 ottobre) un’ interrogazione del centrodestra bergamasco.

La nota è firmata dagli esponenti di Forza Italia (Giulia Ceci, prima firmataria), Lega (Alberto Ribolla, Alessandro Carrara) Fratelli d’Italia (Ida Tentorio, Arrigo Tremaglia, Filippo Bianchi, Cristina Laganà) e Lista Pezzotta (Andrea Pezzotta, Luca Nosari, Antonio Bonomi, Danilo Minuti).

Cosa chiede il centrodestra

Nel documento, i consiglieri scrivono che il cimitero è «un luogo di altissimo valore storico, artistico e spirituale, dove ogni intervento dovrebbe essere improntato al massimo rispetto, alla misura e alla sobrietà». Per queste ragioni, chiedono al Comune di chiarire «chi abbia autorizzato il progetto, quali materiali siano stati utilizzati, se sia stato chiesto il parere della Soprintendenza e chi ne sosterrà i costi».

Ma non solo, anche «quali siano i punti e sistemi di ancoraggio utilizzati sulle facciate e sui colonnati del famedio; e se sia stato redatto un documento di conformità che attesti l’assenza di perforazioni, abrasioni o tensioni anomale sulle pietre storiche».

I festoni sono realizzati in Mylar o boPET, «plastica metallizzata non biodegradabile e potenzialmente dannosa per l’ambiente». Alcune foto allegate mostrano anche come pezzi di materiale siano già caduti al suolo. Le richieste dell’opposizione continua chiedendo «chi controlli lo stato dell’installazione e chi si occuperà della pulizia e dello smaltimento».

L’appello al ricordo del Covid

I firmatari richiamano anche la memoria della pandemia, quando «il Monumentale divenne simbolo della tragedia bergamasca, con la colonna di camion militari carichi di bare». Alla luce di quel passato, scrivono, «addobbare a festa un luogo che rappresenta dolore e memoria appare una scelta quantomeno inopportuna».

Per di più, è stata criticata anche la presenza di striscioni di sponsor «fuori luogo in uno spazio che dovrebbe restare di raccoglimento e rispetto».

L’attesa inaugurazione 

L’opposizione chiede ora alla Giunta chiarimenti su permessi, costi e responsabilità. La risposta del Comune è attesa nei prossimi giorni. Intanto, i festoni restano appesi per l’inaugurazione oggi alle 18.30, alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.